C’è chi non prende per oro colato tutte le notizie (e le opinioni) diffuse dal mainstream, e cerca di cogliere anche i dati nascosti. Questa è la missione di Domenico Schietti, un filosofo visionario che da molto tempo diffonde la sua disciplina con il potente mezzo del social network.
Questa è la sua lettera aperta:
ZELENSKY HA PORTATO IN ROVINA IL SUO POPOLO
Non è un eroe, ma un buffone.
È meglio come si vive oggi in Ucraina o 10 anni fa? Ha peggiorato la situazione fino a quella più orribile, essere invasi e distrutti.
Con la sua fissazione di conquistare il Donbass, di entrare nella Ue e nella Nato, e di trattare come cittadini di serie B i filorussi, ha segnato la rovina del suo popolo.
In politica ci vuole tatto, bisogna scendere a compromessi, ci vuole gradualità, bisogna coltivare buone relazioni con i vicini.
Invece Zelensky voleva la guerra nel Donbass e voleva inimicarsi i russi, indebitandosi per armarsi fino ai denti.
Zelensky è stato un pollo che si è messo nelle mani dei nazionalisti guerrafondai razzisti finanziati dai trafficanti di armi. Siamo nel 2022 non nel 1800. La guerra patriottica nazionalista è antistorica, non conviene.
Trovandosi tra l’incudine della Nato e il martello dei russi, invece di diventare un pacifista accanito si è sdraiato sull’incudine Nato invitando in ogni modo il martello russo a picchiare duro.
Chiedo al popolo ucraino di licenziare in tronco Zelensky ed iniziare serie trattative di pace con i russi traendo spunto dalla Dottrina di Schietti, spiegando che l’Ucraina non è casa loro, ma una scuola di vita.
Non c’è nessuna prova scientifica che l’Ucraina sia la casa di Zelensky, non è sua, non può fare i suoi porci comodi, Dio non l’ha certo affidata a Zelensky e nemmeno ai nazionalisti ucraini.
L’Ucraina deve essere una Scuola di vita aperta a tutti quelli che vogliono seguire lo stile di vita schiettista, non la guerra e l’odio razziale.
Zelensky ha fallito e si deve dimettere. È colpa sua la rovina del suo popolo.
Inutile fare come gli ignoranti che danno sempre la colpa agli altri della propria rovina. Sin da piccolo ho imparato che se finisco nei guai ho sbagliato qualcosa io. Devo cambiare qualcosa io. Se voglio cambiare il mondo prima devo migliorare me stesso. Chi è causa del suo male pianga se stesso.
Un abile politico deve conoscere i suoi vicini di casa. Lui era l’unico al mondo a non avere capito che aveva Putin e la Russia come vicini di casa. E almeno il 20% degli ucraini sono Russi. Nel Donbass anche il 50%.
Di americani in Ucraina non ce ne sono e l’America è al di là del mare. Era meglio tessere amicizia con i russi che con la Nato. Era meglio essere amico non solo dell’Ue, ma anche dei russi
Poi Putin ha le sue colpe perché è un bieco nazionalista che boicotta la Dottrina di Schietti come Biden e Von der Leyen.
Però bisogna togliere subito dai coglioni Zelensky, perché il popolo rovinato è quello ucraino, ed è compito degli ucraini licenziarlo.
A Biden, Putin e Von der Leyen ci devono pensare i loro popoli che ugualmente si sono ritrovati in una guerra non voluta, ma non a casa loro (casa a riprova che comunemente si pensa di essere in una casa e non in una scuola di vita come spiega la Dottrina di Schietti).
Se gli Ucraini licenziano Zelensky e mandano a colloquiare con i russi un nuovo presidente parlando di Dottrina di Schietti vincono la guerra in un giorno. Diversamente se i russi si stancano di avere perdite sul terreno per risparmiare vite civili e fanno come la Nato che bombarda a tappeto, non resteranno che macerie.
Ma per favore via Zelensky il buffone.
Domenico Schietti