«È giunto il momento per il governo italiano di dare una risposta forte al comportamento predatorio e irrispettoso della multinazionale finlandese, che anni fa ha rilevato un’azienda strategica come la “Grandi Motori” e che, adesso, decide di chiudere per portare le produzioni in Finlandia e quindi favorire il proprio Paese, totalmente incurante dello smacco inferto così all’Italia, alle sue istituzioni nazionali e locali, e soprattutto verso tutti i quasi mille lavoratori impegnati nella filiera delle motorizzazioni marine».
Lo dichiara in una nota l’UGL Metalmeccanici, sigla che ieri ha partecipato alla riunione plenaria sul tavolo di crisi Wartsila aperto presso il Mimit con Adelmo Barbarossa e Vittoria Buccarini in rappresentanza della Segreteria Nazionale i quali hanno espresso la loro «indignazione per la assoluta insensibilità dei vertici Finlandesi della multinazionale».
Per i sindacalisti «Wartsila intende chiudere la vertenza nel modo peggiore e senza dare possibilità all’Italia, al Friuli Venezia Giulia, alle altre istituzioni locali e a tutti i sindacati di garantire un futuro ai tantissimi lavoratori del polo industriale friulano legato a Wartsila».
«Dopo oltre un anno di incertezze, ieri si doveva cominciare a dare a tutti i lavoratori coinvolti e al territorio una speranza di reindustrializzazione, ma la multinazionale ha rifiutato la proposta del governo di prorogare gli ammortizzatori sociali per un anno al fine di dare il tempo necessario ad attuare l’accordo di programma. A garanzia di tutto ciò, la presenza dei massimi vertici di Ansaldo Energia, partecipata dallo Stato Italiano, che hanno dichiarato la volontà dell’azienda di essere parte attiva nel progetto di reindustrializzazione e sottolineando l’interesse da parte di Mitsubishi di essere parte attiva. Invece, dopo oltre 4 ore di confronto tra sospensioni e ristrette, si è giunti su esclusiva volontà di Wartsila ad una rottura anche rispetto ad un ultimo tentativo da parte della Sottosegretaria Bergamotto di richiedere solo 6 mesi di ammortizzatori sociali».
«Come UGL Metalmeccanici restiamo convinti del fatto che un progetto con l’impegno di Ansaldo energia e Mitsubishi relativamente alle nuove tecnologie green legate all’idrogeno possa dare un futuro migliore al territorio friulano e all’intera nazione».