“I rappresentanti della multinazionale Wartsila, Agnevall e Bochicchio, confermano che la procedura verrà di licenziamento verrà avviata il 12 settembre. Una ostinazione inaccettabile”.
Lo dichiara il segretario nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, che oggi ha partecipato al tavolo convocato dal Mise sulla vertenza che per ora interessa il territorio di Trieste, ma che con il tempo rischia di trascinare con sé anche gli altri territori in cui la multinazionale è presente.
“Come sottolineato anche dai ministri Giorgetti e Orlando, la procedura di licenziamento dovrebbe essere ritirata o sospesa per favorire e attivare il piano di reindustrializzazione. Nonostante ciò, Wartsila andrà avanti per la strada unilateralmente scelte, cosa che intende fare anche il governo nelle sedi opportune”.
“Si proporrà, quindi, un piano di reindustrializzazione, attraverso un advisor, in accordo alle previste disposizioni presenti nel piano di mitigazione. In merito, il governo ha mostrato un’assoluta identità di vedute e intende fare riscorso a tutti gli strumenti di carattere normativo e non per trovare una soluzione al tavolo di crisi”.
“Come UGL Metalmeccanici siamo altrettanto convinti che senza la sospensione della procedura di licenziamento la prosecuzione di un confronto sia ingestibile. Tuttavia, abbiamo dato la nostra disponibilità a proseguire il confronto. Allo stesso tempo, però, anche Wartsila deve assumersi le proprie responsabilità nel processo di reindustrializzazione di una fabbrica e di un territorio, dai quali ha ricevuto soltanto profitti, vantaggi e benefici”.