Trieste 30 ottobre 2022 – Fondi del Pnrr congelati, probabilmente persi. Il Ministero dello sviluppo economico va allo scontro con Warstila rispondendo alle azioni dell’azienda, che aveva aperto la procedura di licenziamento collettiva per 451 lavoratori dello stabilimento di Trieste, poi annullata dal tribunale del lavoro con una sentenza.
I 34 milioni di euro che avrebbero dovuti essere dati alla multinazionale finlandese erano stati concessi per sostenere progetti di ricerca e sviluppo per la realizzazione di motori con carburanti meno inquinanti. Il dietrofront è stato l’ultimo atto da capo del Mise di Giancarlo Giorgetti: “un atto coerente con le decisioni improvvise della società”, fanno sapere dalla segreteria di Giorgetti, che nel nuovo governo è ministro dell’economia e delle finanze e che comunque avrà voce in capitolo sul tema. Secondo fonti ministeriali, ci sarebbe ancora uno spiraglio per il gruppo finlandese: spetterà al nuovo ministro Adolfo Urso occuparsene.
Soddisfatta la Regione, e lo sono anche i sindacati. Che però avvertono: “Senza quei soldi, si rischia lo stop agli investimenti anche nella branca dello stabilimento che non era toccata dai licenziamenti annunciati a luglio”.
Intanto, è fuga da Bagnoli: sono già a decine i dipendenti anche di reparti strategici che hanno lasciato l’azienda accasandosi in altre realtà del territorio. (Rainews)