Un Natale da reclusi con poche deroghe, pochissimi invitati e zero gite fuori porta. Niente cinema, teatri, e svaghi di gruppo. Insomma un 25 dicembre così nessuno lo ricorda, forse solo chi ha vissuto gli orrori della guerra.
Però questo Natale non è uguale per tutti. Quello ortodosso cade il 7 gennaio, quando Trieste sarà zona gialla, per meglio dire ritornerà zona gialla, quindi con poche limitazioni. Saranno possibili feste con un numero meno ristretto di invitati, si potrà uscire e perfino andare al ristorante. Quello ortodosso non è un Natale di nicchia a Trieste, non è riservato a un gruppo sparuto ma ad una comunità molto nutrita: quella serba e geca storiche, presenti nella nostra città da secoli, che hanno contribuito alla sua espansione economica. Poi ci sono i nuovi arrivati, ortodossi serbi, montenegrini, macedoni, rumeni. Tanti Auguri di buon Natale a tutti quanti!