Archiviata l’ultima, complicatissima stagione, a Trieste si prova a guardare l’orizzonte. Rosenzweig, Tesser, Lescano. E spunta la parola playoff. Un piccolo, grande sogno che potrebbe accendere nuovamente gli animi dei tifosi alabardati. Ma guardare l’orizzonte significa puntare davanti a sé. E questa volta ci si augura di non dover guardare più avanti per rincorrere. Ma per guidare la rotta e comandare.
Questa volta, insomma, l’obiettivo non può essere guardarsi alle spalle ma cercare di puntare a chi è davanti, magari raggiungendo la zona per entrare nel mini campionato per la Serie B, ossia i playoff. La vittoria del proprio girone di Serie C non sembra ancora essere alla portata dei triestini se si leggono le quote sul terzo campionato italiano elaborate dai siti comparati da scommesse.org, mentre i playoff sembrano essere maggiormente alla portata, perchè sono tante le squadre che possono accedervi e giocarsi il sogno del campionato cadetto. Ma qual è il vero futuro della Triestina?
Il futuro degli alabardati riparte innanzitutto dal presente. E adesso il presente appartiene al fondo d’investimento americano LBK Capital LLC con sede ad Atlanta. “Lascio l’Unione in buone mani”, ha dichiarato l’ex Giacomini ad affare concluso e ora anche Trieste, come molti altri club italiani, entra nell’orbita a stelle e strisce. L’augurio è che la solidità della nuova proprietà possa incidere positivamente sui prossimi obiettivi sportivi della Triestina. LBK Capital LLC è guidata da Ben Rosenzweig analista nel campo della finanza dal 2007 e consigliere di amministrazione di diversi fondi e società statunitensi quotate in borsa.
L’obiettivo playoff si intreccia, quindi, con le sorti dell’ennesimo acquisto americano in terra italiana dopo quelli, solo per citarne alcuni, di Roma, Genoa, Parma e Fiorentina. Come le grandi, per diventare grandi. “Comunico ufficialmente la cessione della società, dopo un’attentissima valutazione, al gruppo americano LBK Capital” ha dichiarato recentemente Giacomini, “un colosso che porterà sempre più in alto la Triestina e di questo ne sono certo. Auguro il meglio per una piazza che merita questo e altri palcoscenici ben più importanti”. É questo l’epilogo. Ed è questo questo l’auspicio della città, che manca da tanto, troppo tempo, dal calcio che conta. Ormai 13 anni dall’ultima B, dopo la retrocessione in Lega Pro per il 20° posto nel 2010-2011. Da allora ad oggi, riverberano anche i fallimenti che hanno costellato negativamente il passato recente dell’Unione.
Dopo la cessione al fondo statunitense, la parola che continua a rimbalzare con sempre maggiore frequenza sulla bocca dei supporters è playoff. Un tabù, considerando l’ultima stagione disastrosa che per un soffio ha scongiurato l’incubo retrocessione. Una retrocessione che avrebbe condizionato anche il passaggio di consegne da Giacomini ad LBK. Ma il passato recente è alle spalle ed è lecito cambiare rotta, respirare aria nuova per una nuova Triestina. E allora, obiettivo playoff. Il mercato dà segnali perlomeno vitali, in entrata e in uscita circolano nomi e si concretizzano movimenti reali.
Come quello di Daishawn Redan, che in chiave piazzamento playoff potrebbe dare alcune garanzie agli alabardati, almeno sulla carta. Per lui acquisito con la formula del prestito e obbligo di riscatto dal Venezia. L’attaccante del Suriname, 21 anni, si presenta a Trieste come punta centrale mobile e duttile. Cresciuto nelle giovanili di Ajax e Chelsea, ha conquistato il titolo nazionale Under 17 con i Lancieri e Under 18 con i Blues. In Bundesliga ha vestito la maglia dell’Hertha Berlino e nella massima serie olandese (45 presenze, 7 reti e 3 assist) ha militato tra le fila del Groningen, del PEC Zwolle e dell’Utrecht, prima di arrivare a Venezia a gennaio 2023. Ha collezionato 16 presenze e 9 reti nella UEFA Youth League e 49 gol in 65 apparizioni con la Nazionale giovanile olandese, nella quale ha fatto la trafila dall’Under 15 all’Under 21.
Ma il mercato dell’Unione in chiave playoff continua a movimentare la caldissima estate che precede la prossima stagione di Lega Pro. Cessione di Pisseri (Cesena) e Masi (Atalanta U23). Ingressi di Pavlev (svincolato), Fofana (svincolato), Lescano (Pescara), Matosevic (Cosenza). Ma anche Struna e Kacinari. Occhi puntati ovviamente su Facundo Lescano, l’ex Pescara protagonista di una stagione con gli adriatici di Zeman, con cui ha collezionato 33 presenze e 19 reti. Un biglietto da visita che lascia ben sperare per l’attacco alabardato. Tassello sicuramente di esperienza per il pacchetto offensivo.
I tifosi alabardati sembrano animati da un maggiore ottimismo subito dopo il cambio di società. E stavolta il riferimento è anche alla guida tecnica. “Tesser è una garanzia, la strada è giusta” hanno dichiarato recentemente al primo quotidiano di Trieste. “A ogni cambio di proprietà cominciamo sperando e riceviamo delusioni, ma stavolta non sembra davvero un’illusione”. Con Tesser, peraltro, il nuovo si sposa con il vecchio. La nuova proprietà a stelle e strisce riparte con il nome di uno dei veterani delle panchine di C. Un binomio che potrebbe coronare un piccolo, grande sogno dopo anni difficili.