Nell’ambito dell’Anteprima di Triestebookfest, lunedì 6 marzo, al Knulp Bar (via della Madonna del Mare 7a), alle ore 18.30, è in programma la presentazione del volume “Sorrisi di Trieste/Sonrisas de Trieste” prima antologia collettiva degli autori dell’associazione Poesia e Solidarietà.
Il libro, curato da Mark Vesnaver assieme alla scomparsa Gabriella Valera Gruber, raccoglie le poesie su Trieste di più di trenta autori da tutta Italia, tradotte in spagnolo con la revisione di Helena Lozano, docente di letteratura spagnola all’Università di Trieste e nota traduttrice di letteratura italiana nel mondo ispanico.
Storica e docente universitaria, Gabriella Valera Gruber è stata l’ideatrice e organizzatrice del Concorso internazionale di poesia e teatro Castello di Duino e del Forum mondiale dei Giovani “Diritto di Dialogo”.
Nata a Baia, si emancipò grazie allo studio. Laureatasi all’Università Federico II di Napoli in storia romana, iniziò a insegnare all’Università della Calabria, per poi trasferirsi, nel 1992, all’ateneo di Trieste. La città giuliana divenne il suo luogo d’adozione: ne studiò la storia tormentata e ci entrò dentro, iniziando un impegno nel volontariato, memore della lezione basagliana, fra persone con disagio mentale.
Martedì 7 marzo, sempre al Knulp Bar (via della Madonna del Mare 7a) vengono proposti due appuntamenti.
Alle 18.00 “Nulla è vero, tutto è permesso” presentazione del romanzo “Alamut” di Vladimir Bartol, con Giovanni Tomasin e Francesco Boer.
Libro maestoso e inquieto, opera visionaria che cela la propria densità nelle vesti di perfetto romanzo storico, Alamut è anche un’enciclopedia della sapienza e della follia umane, un luogo di metafore e profezie, e, infine, la storia di due giovani che si confrontano con un mondo minaccioso e subdolo, che ne userà le paure e i desideri profondi.
Nato nella Trieste austroungarica, Vladimir Bartol si trasferì in Francia, dove si laureò in Psicologia alla Sorbona. Fu tra i primi a diffondere le tesi di Freud in una lingua slava. Visse gli anni successivi tra Belgrado e Lubiana fino allo scoppio della guerra, quando si unì alla resistenza slovena contro l’occupazione nazista. Dopo la guerra tornò a Trieste, dove visse per un decennio, per rientrare poi a Lubiana come membro associato dell’Accademia Slovena delle Scienze e delle Arti (Sazu). Morì senza avere il tempo di assistere all’enorme successo internazionale del suo romanzo Alamut, che sarà più volte ristampato.
Alle 19.00, Trieste Through InTrieste Magazines Eyes, presentazione del Magazine “InTrieste” a cura del gruppo Expat in Trieste, con l’editrice Maria Kochetkova e Francesco Stumpo (Head of Business). Segue un incontro con gli illustratori che lavorano al Magazine: Viktoria Tsaleva (illustratrice della copertina dell’edizione invernale 2023), Sofi Deyneka (illustratrice della copertina primaverile 2023) e Olha Polonska, che si è da poco unita alla squadra dopo essere fuggita dalla guerra in Ucraina.
Ideato e realizzato dall’Associazione culturale Triestebookfest, con la co-organizzazione del Comune di Trieste, il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, il contributo della Fondazione CRTrieste e di Coop Alleanza 3.0 e con la media partnership della Rai FVG, il Festival è promosso con la collaborazione di quasi 40 realtà culturali, con l’obiettivo di aumentare l’attrattività della città e diffondere la conoscenza anche in chiave di sviluppo turistico ed economico.