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Trieste, pronta a scattare la Festa di San Martino a Prosecco – Da qui parte il vino novello

Novembre 2022, scatta la tanto attesa Festa di San Martino – Martinovanje a Prosecco, che sancisce come sempre l’inizio della vendita del vino nuovo. San Martino viene festeggiato l’11 novembre, durante quella che viene denominata “Estate di San Martino”.
Quest’anno la tradizionale festa sarà anticipata da una visita guidata alla località di Contovello, in programma per domenica 30 ottobre.

La Festa di San Martino di Prosecco 2022 si svolgerà fino all’11 novembre, giornata clou dei festeggiamenti dedicati al Santo Patrono.
Saranno numero anche quest’anno gli appuntamenti della tradizionale festa.
Sono infatti in programma eventi di musica, concerti, presentazioni di libri, visite guidate, tornei di briscola e rappresentazioni teatrali.

Quella di San Martino a Prosecco è una festa del territorio che collega il mare al Carso.
Una festa dell’amicizia e dell’aiuto reciproco, in onore del Santo Patrono, che ha l’obiettivo di conservare le tradizioni e attirare un turismo di qualità.

Il vino Prosekar anche nell’occasione di questa giornate di festeggiamenti sarà presentato quale prodotto d’eccellenza del territorio.

Quest’anno sono una sessantina gli operatori presenti alla Fiera e come di consueto, per gestire al meglio il traffico sono previsti i provvedimenti di viabilità, in particolare nel gran finale in programma lunedì 11 novembre.


L’antico adagio “A San Martino ogni mosto diventa vino” è appunto legato indissolubilmente ad una data che tutt’oggi è dedicata all’assaggio del vino novello e all’inizio di una nuova fase per la stagione agricola.

Questo è dovuto principalmente a due motivi: da un lato la leggenda, secondo cui il santo trasformò l’acqua in vino, dall’altro perché a San Martino si tirano le somme.

L’11 novembre è il giorno dei bilanci e un tempo si rinnovavano gli affitti dei fondi agricoli e ci si appellava al cielo per l’inizio di un nuovo ciclo. Un momento che coincideva anche con la festa e i mosti messi da parte durante la vendemmia, diventati vini novelli potevano finalmente essere assaggiati per la prima volta.

Questo è il motivo che ha reso San Martino protettore dei vigneron e perché nasce il detto “a San Martino ogni mosto diventa vino“. Oggi si continua la tradizione rurale bevendo e godendo del lavoro delle stagioni passate nel nome del santo che trasformò l’acqua e portò l’estate in pieno autunno.

Le leggende
La storia narra che San Martino fosse un ubriacone che ogni sera rincasava ad ora tarda e privo di senno. Ma in una notte di bufera, al suo rientro decise di passare la notte in una nicchia dietro la botte del vino in cantina per non dar disturbo alla moglie in procinto di partorire. Al mattino lo trovarono privo di vita, ma dalla sua bocca era spuntata una vite che aveva fruttificato uva che diventava vino dentro la botte miracolosamente sempre piena.

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