È proprio vero il detto: ruba chi ha meno bisogno di rubare. Accade nel supermercato biologico NaturaSì di via Fabio Severo a Trieste: rubati alla chetichella prodotti per un valore di decine di migliaia di euro. La titolare e i suoi dipendenti, visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza, hanno scoperto anche gli autori dei furti. E tra loro hanno riconosciuto il noto commercialista, la moglie dell’avvocato, la dottoressa, il pensionato benestante e il giovane naturista di buona famiglia. E ora stanno per partire le denunce, come riportato oggi dal quotidiano locale “Il Piccolo”: c’erano una volta i furti dettati dall’indigenza, quelli commessi per sfida da adolescenti alle prese con il classico periodo di ribellione e cleptomania seriale, e quelli politici chiamati anche espropri proletari. Ora la gamma si arricchisce di una nuova tipologia di colpi. L’ultimo fenomeno sociale in fatto di taccheggi è il “furto vip”, anzi “Biofurto Vip” per la precisione, visto che il bottino di questi ladri benestanti è costituito rigorosamente da costosa merce biologica.
