Mostra Lucio Saffaro a Trieste
In giugno visite guidate alla mostra su Lucio Saffaro
Il 10, 12 e 17 giugno visite guidate gratuite alla mostra “Ritorno a Trieste: Lucio Saffaro tra arte e scienza”, al Magazzino 26 del Porto Vecchio. La mostra è aperta al pubblico fino al 26 giugno.
Trieste, 8 giugno 2022 – Ancora poche occasioni per scoprire Lucio Saffaro attraverso le visite guidate a cura dell’Immaginario Scientifico: il 10 giugno alle 18.30, il 12 giugno alle 11.00 e il 17 giugno alle 18.30 al Magazzino 26 del Porto Vecchio sarà possibile approfondire la vita e le opere del pittore, scrittore, poeta e scienziato triestino.
È necessaria la prenotazione: http://www.mostrasaffarotrieste.com
Quasi 90 opere pittoriche e grafiche di Saffaro (Trieste 1929 – Bologna 1998) restituiscono al pubblico un’immagine completa della ricerca dell’artista e matematico, in particolare quella sulla determinazione di nuovi poliedri, forme geometriche attraverso le quali ha affrontato lo stretto legame fra arte e scienza.
La mostra, aperta al pubblico fino al 26 giugno, è promossa dalla Fondazione Lucio Saffaro con il Comune di Trieste, con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia ed è organizzata da Villaggio Globale International.
Informazioni su http://www.mostrasaffarotrieste.com
La storia dell’Immaginario Scientifico è legata a Lucio Saffaro perché le sue opere facevano parte della mostra Imaginaire Scientifique. La mostra, nata da un’idea del fisico Paolo Budinich, presentava immagini provenienti dal mondo della scienza e inaugurò la Geode di Parigi nel maggio 1986, nell’ambito di una rassegna intitolata “Trouver Trieste”. Il titolo della mostra significa proprio “raccolta di immagini della scienza”.
Da questa esposizione e dall’epistemologia che ad essa sottende è nato il Science Centre Immaginario Scientifico, il museo della scienza interattivo e sperimentale che oggi ha sede nel Magazzino 26 del Porto Vecchio.
L’opera di Saffaro “Il Tetraedro Canonico”, nell’elaborazione grafica dello studio Tassinari/Vetta, è stato utilizzato come immagine di copertina del catalogo della mostra e poi divenne il logo dell’Immaginario Scientifico per molti anni.