L’emergenza covid, la sofferenza economica legata ai tre mesi di chiusure, lasceranno un’eredità pesante in termini di criminalità gia nelle prossime settimane. Ne è convinto il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, che sta lavorando con le forze di polizia e le istituzioni per troncare alcuni rischi sul nascere. La minore necessità di controlli sulle misure anticovid libererà risorse e personale. La preoccupazione immediata è per i crimini comuni, scesi del 65% durante il lockdown.
Valenti non sottovaluta anche l’aspetto psicologico connesso alla voglia di libertà nei giovani, che si è già espressa in comportamenti esasperati come risse, insulti e oltraggio alle forze di polizia durante la movida. Occorre – per Valenti – un’azione sinergica.
All’impoverimento del tessuto economico è legato invece l’allarme usura, un fenomeno praticamente inesistente sul territorio in passato, che ora invece potrebbe prendere piede. Così come quello della criminalità organizzata.
Oltre a tavoli di emergenza già attivati, confidiamo, conclude il prefetto, nelle naturali sentinelle della legalità, che sono i cittadini e gli operatori economici per eventuali denunce e segnalazioni. (Rainews)