Trieste, una città dove due persone su 3 possiedono un animale, si interroga sulla necessità di vietare i botti di Capodanno. Ormai è chiaro, oltre alla posizione degli animalisti, molto netta da sempre, inizia a farsi strada la consapevolezza che questo rito fracassone potrebbe ledere la salute degli amici quattrozampe. Vive ancora, però, uno zoccolo duro di aspiranti artificieri che non si accontentano dei fuochi “ufficiali” ma si sentono in dovere di produrre lo spettacolo in proprio. In questi giorni la redazione di Greenme.it lancia un appello per una legge nazionale che vieti botti e petardi. Di seguito pubblichiamo uno stralcio:
“Ogni anno su tutto il territorio nazionale assistiamo impotenti a un bollettino di guerra causato dai botti di Capodanno.
Petardi e artifici pirotecnici di vario genere rappresentano un oggettivo pericolo, perché sono in grado di provocare danni fisici a volte permanenti sulle persone, ma anche sugli animali e sull’ambiente.
Lo scoppio di questi giochi pirotecnici provoca notevole stress su anziani, bambini, soggetti cardiopatici.
Ma anche gli animali finiscono per averne la peggio: hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate. Molti uccelli, ad esempio, muoiono di crepacuore o fuggono all’impazzata per andare a finire rovinosamente contro qualche traliccio. Anche per gli animali domestici i botti possono rivelarsi fatali. Cani e gatti si divincolano, si gettano nel vuoto, fuggono in strada, mettendo a repentaglio la loro incolumità (e quella degli altri).
Inoltre, provocano un vertiginoso aumento delle polveri sottili presenti nell’aria. La quantità di veleni diffusi nell’aria dall’esplosione di fuochi è particolarmente nociva, con valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo. Alcuni studi, come spiega il WWF, provano come la notte di capodanno si registri un inquinamento dell’aria, con particolare riferimento alle polveri sottili, superiore a quello dell’attività di un anno di numerosi inceneritori! Il danno è amplificato proprio dalla simultaneità dell’evento, quando l’intero territorio è “bersagliato” da esplosioni pirotecniche. Ci sono tradizioni che è giusto conservare, altre sulle quali è preferibile far cadere l’oblio.
Abbandonare l’uso di petardi e fuochi artificiali a Capodanno è necessario come grande segno di civiltà e di rispetto verso noi stessi e verso l’ambiente che ci circonda.
Perché per pochi minuti di insano divertimento dobbiamo compromettere la nostra salute e quella di tutti gli esseri viventi che ci circondano?
Esistono sicuramente delle alternative meno invasive, come fuochi artificiali composti da giochi di luci e musiche , che non disturbano nessuno.
Chiediamo, dunque, che il Governo vari al più presto una legge nazionale che vieti in maniera definitiva l’utilizzo di botti a Capodanno.”