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Trieste Animal Day: “No al Parco del Mare, no agli animali in gabbia”

L’associazione Trieste Animal Day non ci sta, e dirama un comunicato dove esprime tutte le contrarietà e le perplessità nei confronti della realizzazione del Parco del Mare a Trieste:

“No al Parco del Mare, no agli animali in gabbia”, con questo slogan l’associazione Trieste Animali Day esprime la sua contrarietà al nuovo acquario che si dovrebbe realizzare in Sacchetta.
Le motivazioni che spingono il Tad ad contrastare con forza questo progetto sono etiche, urbanistiche e paesaggistiche.
Fabio Rabak presidente dell’associazione riferisce che costringere un delfino, uno squalo o un orca, nati per vivere nei grandi spazi oceanici a vivere in una vasca, significa ridurli in uno stato molto simile alla pazzia.
Perciò acquari e zoo sono solo carceri per animali destinati all’ergastolo e non sono utili per far conoscere le caratteristiche e le abitudini, ma provocano solamente sofferenze a questi esseri viventi.
Oggi giorno ci sono tante trasmissione televisive molto interessanti che ci fanno conoscere il mondo animale nel loro habitat naturale.
Tornando all’oggetto in questione ci sono anche altri punti da considerare non meno importanti.
L’area della Sacchetta già ora intasata dal traffico, sarebbe ulteriormente congestionata dal transito di mezzi di centinaia di visitatori dell’acquario, creando molti problemi alla viabilità.
La stessa area potrebbe invece ospitare un Parco sul Mare elaborando il progetto vincitore del concorso indetto dal comune di Trieste nel 2002, molto meno dispendioso, affascinante e pragmatico e quantomeno interessante dal punto di vista turistico che delinerebbe il nuovo assetto del fronte mare, destinato a diventare il vero centro e, di conseguenza, a trasformare l’intera città.
Parlando di progetto/acquario è molto più innovativo e interessate realizzare un acquario virtuale stile Ocean Odyssey, questa straordinaria attrazione si trova a Times Square a New York, innovativa del genere, usa la tecnologia per portare gli spettatori negli abissi dell’oceano, senza il bisogno di animali veri.
Un’idea che ci piace molto, proprio perché è tutto finto e se da un lato siamo contro qualsiasi tipo di acquario reale in cui pesci e non solo sono tenuti in cattività, dall’altro pensiamo che iniziative come questa siano la chiave giusta per la sostenibilità, situata tra gli altri musei previsti in porto vecchio, aiuterebbe a conoscere più a fondo gli animali senza la necessità di disturbarli o sradicarli dal loro habitat naturali.
Dopo il divieto di molte città al circo con animali è la confermare come sia in atto una magnifica inversione di tendenza e che l’opinione pubblica è stanca di vedere animali sfruttati per puro business, adesso è tempo di rivoluzione anche negli abissi.
Da tanto tempo la Camera di Commercio riceve fondi dai propri iscritti per realizzare questo progetto fastoso chiamato Parco del Mare, noi crediamo che in questo periodo di crisi sia necessario che il denaro destinato a questo indubbio progetto venga usato per sostenere le categorie commerciali che a causa del coronavirus si trovano in difficoltà economica.
Si spera che si voglia riflettere bene su questo dispendioso e crudele progetto, che altro non è che una delle tante sofferenze che l’uomo egoisticamente e vigliaccamente infligge a creature innocenti.

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