Trieste Airport – “Soddisfazione” è stata espressa dai responsabili regionali di Filt Cgil Saša Čulev, Fit Cisl Antonio Pittelli e Uil Trasporti Patrizia Zambon per il “ritorno dell’aeroporto regionale a una situazione redditizia”.
Tuttavia, “il contesto dei collegamenti lascia a desiderare: la mancanza di un’infrastruttura ferroviaria ad alta velocità e i lavori in corso per la costruzione della terza corsia dell’A4 ostacolano gli spostamenti da e verso questa zona, spesso definita ‘periferia dell’impero'”, inoltre, a causa del COVID-19, “l’aeroporto è stato chiuso e i lavoratori hanno subito la cassa integrazione a zero ore per un lungo periodo”, con “modesti sussidi erogati, non sufficienti a far fronte alle spese quotidiane”.
Insomma, scrivono i sindacati, “gli ultimi tre anni sono stati caratterizzati da fortissimi sacrifici per i lavoratori e le loro famiglie” e “come risultato del traffico limitato, l’azienda ha applicato unilateralmente una flessibilità oraria gravosa, contrariamente alle richieste dei lavoratori. Pertanto, all’azienda” viene chiesto di “condividere questi utili con coloro che hanno maggiormente contribuito a ottenere questo notevole risultato” riconoscendo “l’impegno, la determinazione e la disponibilità dei lavoratori nel contribuire al risanamento aziendale”. (ANSA).