Incredibile e clamoroso. Ieri a Divaccia (Divača) i servizi competenti, su ordine dell’ispettorato ambientale sloveno, hanno rimosso una quarantina di tonnellate di rifiuti, portati illegalmente dall’Italia con dei camion in primavera. I trasportatori li hanno scaricati alla frana – valle carsica – Risnik, lungo la strada regionale tra Divača e Lipica, vicino all’area protetta del Parco delle grotte di Škocjan. Due terzi dei rifiuti sono già stati rimossi e riportati in Italia, mentre restano in sito circa 20 tonnellate, per le quali è ancora in corso il processo di identificazione.
A marzo, i residenti di Divača hanno notato autocarri che scaricavano illegalmente grandi quantità di rifiuti su terreni privati lungo la strada regionale tra Divača e Lipica. Hanno informato la polizia e l’Ispettorato per l’ambiente e la pianificazione del territorio sloveni. Un’indagine è stata avviata dalla polizia. Trattandosi di un sospetto reato di inquinamento ambientale, il procedimento istruttorio è stato diretto dalla Procura dello Stato del distretto di Capodistria. Le autorità inquirenti hanno riscontrato che i rifiuti erano stati trasportati dall’Italia e poi smaltiti illegalmente. Sulla base dei consensi delle autorità competenti di Italia e Slovenia, sono già state trasportate in Italia poco più di 39 tonnellate di rifiuti illegali. Per gli altri è ancora in corso una procedura identificativa.