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Teatro Verdi di Trieste, stagione lirica e di balletto 2023-2024

Torna dal 2 novembre al 23 giugno la stagione lirica e di balletto del Teatro Verdi di Trieste


MANON LESCAUT di Giacomo Puccini / lirica

Recite 2, 4, 5, 10, 11, 12 novembre

18 novembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine – UDINE

Maestro Concertatore e Direttore GIANNA FRATTA

Regia GUY MONTAVON

Allestimento in coproduzione Opéra de Monte-Carlo ed Erfurt Theatre

Personaggi e interpreti principali

Manon Lescaut                                  LANA KOS / ALESSANDRA DI GIORGIO

Il Cavaliere Renato des Grieux      ROBERTO ARONICA / MURAT KARAHAN

Lescaut                                                                FERNANDO CISNEROS

Geronte di Revoir                              MATTEO PEIRONE


DIE ZAUBERFLÖTE di Wolfgang Amadeus Mozart / lirica

Recite 7, 9, 10, 15, 16 e 17 dicembre

Maestro Concertatore e Direttore BEATRICE VENEZI

Regia IVAN STEFANUTTI

Allestimento in coproduzione FONDAZIONE TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE, ASLICO e OPERA CAROLINA

Personaggi e interpreti principali

Pamina                                                 CATERINA SALA

Tamino                                                PAOLO NEVI

Sarastro                                               ALESSIO CACCIAMANI

La regina della notte                        OLGA DYADIV

Papageno                                            VINCENZO NIZZARDO

Papagena                                            LETIZIA BERTOLDI

Monostatos                                        MARCELLO NARDIS

Oratore                                                LIU YTIAN


ANNA BOLENA di Gaetano Donizetti / lirica

Recite 19, 20, 21, 26, 27, 28 gennaio

Maestro Concertatore e Direttore FRANCESCO IVAN CIAMPA

Regia GRAHAM VICK

Allestimento in coproduzione FONDAZIONE ARENA DI VERONA e FONDAZIONE TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE

Personaggi e interpreti principali

Anna Bolena                                       SALOME JICIA

Lord Riccardo Percy                          MARCO CIAPONI

Giovanna di Seymour                          LAURA VERRECCHIA

Enrico VIII                                           RICCARDO FASSI

Smeton                                                VETA PILIPENKO

Lord Rochefort                                   NICOLO’ DONINI


ARIADNE AUF NAXOS di Richard Strauss / lirica

Recite 16, 17, 18, 23, 24 e 25 febbraio

Maestro Concertatore e Direttore ENRICO CALESSO

Regia PAUL CURRAN

Scene e costumi GARY MC CANN

Light designer HOWARD HUDSON

Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e la Fondazione Teatro Massimo di Palermo


NABUCCO di Giuseppe Verdi / lirica

Recite 22, 23, 24, 27, 29, 30 marzo

Maestro Concertatore e Direttore DANIEL OREN

Regia GIANCARLO DEL MONACO

Scene WILLIAM ORLANDI

Allestimento del Hrvatsko narodno kazalište di Zagabria

Personaggi e interpreti principali

Nabucco                                              ROMAN BURDENKO

Abigaille                                               MARIA JOSE’ SIRI

Zaccaria                                                              RAFAL SIWEK

Ismaele                                                CARLO VENTRE

Fenema                                                 MARIA BARAKOVA


LA CENERENTOLA di Gioachino Rossini / lirica

Recite 26, 27, 28 aprile, 3, 4 e 5 maggio

Recita a Udine il 25 maggio

Maestro Concertatore e Direttore ENRICO CALESSO

Regia PAOLO GAVAZZENI e PIERO MARANGHI

Allestimento del TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA

Personaggi e interpreti principali

Angelina                                              LAURA VERRECCHIA

Don Ramiro                                        DAVE MONACO

Don Magnifico                                    CARLO LEPORE

Dandini                                                GIORGIO CAODURO

Alidoro                                                 PABLO RUIZ


GISELLE di Adolphe-Charles Adam titolo di balletto 

Recite 14, 15, 16, 17, 18 e 19 maggio

Solisti e corpo di ballo della SNG Opera in balet Ljubljana


IL CASTELLO DEL DUCA BARBABLU’ / LA PORTA DIVISORIA / lirica

Recite 14, 15, 16, 21, 22 e 23 giugno

IL CASTELLO DEL DUCA BARBABLU’ di Béla Bartók / lirica

Maestro Concertatore e Direttore MARCO ANGIUS

Regia HENNING BROCKHAUS

Personaggi e interpreti principali

Il duca Barbablù   ANDREA SILVESTRELLI

Judith  ISABEL DE PAOLI

Nuovo Allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste


LA PORTA DIVISORIA di Fiorenzo Carpi su libretto di Giorgio Strehler / lirica

Maestro Concertatore e Direttore MARCO ANGIUS

ORCHESTRA E CORO DELLA FONDAZIONE TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE

Maestro del Coro PAOLO LONGO


Con otto titoli d’opera lirica, dalle più popolari come l’apertura di Manon Lescaut dedicata al centenario pucciniano o il ritorno di Oren col suo titolo del cuore, Nabucco, alla seconda esecuzione mondiale dell’unico libretto scritto da Giorgio Strehler su commissione di Victor de Sabata, il balletto Giselle di SNG Opera in balet Ljubljana, un nuovo sito e una nuova immagine che ricalca l’eleganza gloriosa di uno dei teatri storici da sempre più internazionali del paese, torna dal 2 novembre al 23 giugno la stagione del Verdi di Trieste

Fondo camoscio, decor ottocentesco, lo stemma di Trieste con scudo rosso, alabarda e cinta muraria: il Teatro Verdi di Trieste riparte dal restauro creativo della propria identità storica, simbolo di un ruolo centenario in una delle aree geografiche chiave di quella Mitteleuropa che oggi torna a guardare alla vita culturale giuliana come ad un punto di riferimento di grande interesse specie nella lirica.

La Stagione d’Opera 23-24 dunque riporta Trieste al proprio Genius Loci, tra tradizione e innovazione, con una scelta di titoli ed allestimenti che intende rispecchiarne le mille sfaccettature andando incontro ad un pubblico sempre più internazionale e curioso.

L’apertura del 2 novembre è dedicata al centenario Pucciniano del ’24 con Manon Lescaut nell’allestimento di Opéra de Monte-Carlo e del teatro tedesco di Erfurt, che nel ’22 vide sul palco del Garnier monegasco Anna Netrebko al suo rientro sulle scene mondiali dopo la crisi ucraina. La regia di Guy de Montavon con le scene di Hank Irwin Kittel e i costumi di Kristopher Kempf, di ambientazione moderna e con tratti di spiccata originalità, ha conquistato lo scorso anno la migliore critica internazionale e giunge fresca a Trieste guidata dalla mano sicura di Gianna Fratta, già assai apprezzata dal pubblico giuliano della passata stagione sinfonica. Il cast è guidato da Lana Kos, Roberto Aronica e Murat Karahan, tutti solidi veterani del repertorio pucciniano.

Dal 7 dicembre si prosegue con il ritorno postpandemico dell’amato Die Zauberflöte di Mozart, coproduzione del 2022 di Trieste con Aslico e il teatro americano Opera Carolina del regista, scenografo e costumista veneziano Ivan Stefanutti, noto per spaziare dall’opera al musical fino al balletto. Sul podio Beatrice Venezi, nome di crescente popolarità che sicuramente incuriosirà il pubblico degli appassionati e non solo. Il cast è guidato da due tra i giovani talenti italiani più applauditi nel mondo ed entrambi di provenienza scaligera: il soprano Caterina Sala e il tenore Paolo Nevi. Di nuovo Regina della Notte il soprano

ucraino Olga Dyadiv, ormai di casa a Trieste e nome di punta del cenacolo di giovani artisti meticolosamente coltivato negli anni dal teatro giuliano.

Il 2024 si aprirà con l’attesissimo ritorno di uno dei titoli “Tudor” di Donizetti, Anna Bolena, nello storico allestimento del 2007, celebrato dalla migliore critica, di Graham Vick: simbolico, visionario, magniloquente esso verrà interpretato da un cast solido con Salome Jicia, Marco Ciaponi e il giovane e già apprezzato mezzo soprano Laura Verrecchia. Sul podio Francesco Ivan Ciampa, uno dei nomi italiani più stimati per l’opera nel mondo.

Con Ariadne auf Naxos di Richard Strauss a febbraio si potrà godere non solo di un titolo mancante in città dal 2004 e il cui ricordo si lega ad uno dei nomi più amati della cultura giuliana, il professor Franco Serpa scomparso lo scorso anno, ma anche di uno degli allestimenti più apprezzati degli ultimi anni, quello della stagione del Teatro Comunale di Bologna a firma del regista scozzese Paul Curran, ardita e coinvolgente operazione di teatro nel teatro, imperdibile per chi si fosse perso l’occasione emiliana nel ‘22. Sul podio Enrico Calesso, primo direttore ospite del Landestheater di Linz in Austria e direttore musicale di Würzburg in Baviera, dunque italiano prestato alla tradizione tedesca, perfetto per un’interpretazione di Strauss convincente in un teatro a forte vocazione danubiana. L’ampio cast è ancora in via di definizione per una ricerca meticolosa tra voce, dizione perfetta e doti attoriali richieste dall’intrigante visione di Curran.

A marzo il Nabucco di Verdi vedrà il ritorno sul podio di Daniel Oren, direttore amatissimo in città per giunta impegnato in quello che egli considera il suo titolo più sentito. La regia di Giancarlo Del Monaco per la produzione del Teatro Croato da un lato rinsalda i legami con le istituzioni artistiche oltreconfine, d’altro canto garantisce un momento di serena aderenza alla tradizione in una stagione ricca di riletture sorprendenti. Il cast è davvero interessante, col baritono russo Roman Burdenko, sempre più apprezzato sui palchi di tutto il mondo, Maria José Siri, già Abigaille al Maggio Musicale Fiorentino, Arena di Verona e Wiener Staatsoper fra i tanti; e ancora il mezzo soprano russo Maria Barakova, che ha già cantato il ruolo di Fenema al Metropolitan di New York, Rafal Siwek che è Zaccaria nell’edizione del titolo nel Centenario di Arena di Verona, e il tenore Carlo Ventre, ospite dei palchi più importanti d’Europa.

A maggio con la Cenerentola di Rossini tornerà sul podio Enrico Calesso, forte di anni dedicati all’approfondimento del grande pesarese, con la produzione del Teatro Carlo Felice di Genova del ’22 firmata da due dei protagonisti più vivaci, frizzanti ed attivi del panorama italiano, Paolo Gavazzeni e Pietro Maranghi, ed un cast che finalmente rivede al Verdi una delle glorie internazionali del Bel Canto giuliano, il baritono Giorgio Caoduro, mancante dal teatro della sua città da ben 12 anni e per giunta nel ruolo a lui più caro e che maggiore fortuna gli ha portato nel mondo, Dandini. Reduce dai recenti trionfi di Rossini Opera Festival, Sydney Opera House, Teatro an der Wien, Caoduro commenta: “Sono grato ed entusiasta di questo ritorno a Trieste e per di più proprio nel ruolo che mi ha dato sempre le maggiori soddisfazioni in carriera. Spero davvero di comunicare tutta la mia gioia, la mia attesa, il mio amore ai miei concittadini! Non vedo l’ora!”. Con l’ottimo tenore rossiniano Dave Monaco e Laura Verrecchia si completa il cast di uno degli appuntamenti di certo più brillanti della stagione.

E sempre a maggio, dopo il trionfo assoluto di Romeo and Juliet, torna il grande e giovane balletto di Ljubljana guidato dalla verve e dall’instancabile creatività del suo direttore artistico, il veronese-viennese Renato Zanella, con Giselle di Adam. Prosegue dunque il felice sodalizio con SNG Opera in balet Ljubljana e Trieste, impreziosito quest’anno da un titolo iconico nella storia del balletto di cui Renato Zanella dice: “Il Classico, a mio parere, è il nuovo moderno; quindi, ritengo che confrontarsi con la tradizione DOC, quella vera e fondante, sia una sfida, ma anche un momento di grande ispirazione. Il balletto romantico non deve mancare nel repertorio di un teatro storico. Perciò con questa produzione siamo davvero tutti felicissimi di tornare da voi!”

Infine importante e simbolica chiusura dal 14 al 23 giugno con il dittico novecentesco Il Castello del Duca Barbablù di Béla Bartók nella nuova regia di Henning Brockhaus, vero maestro già apprezzato a Trieste per il suo Macbeth storico, e soprattutto un pezzo ineludibile della storia culturale di Trieste che torna doverosamente a casa: la seconda esecuzione mondiale de La Porta Divisoria, unico libretto scritto da Giorgio Strehler su commissione di Victor De Sabata per La Scala di Milano, ove fu messo in cartellone per ben tre stagioni e sempre rimandato poiché non fu terminata la musica dell’ultimo dei cinque quadri di cui si compone l’opera. La prima esecuzione mondiale è invece avvenuta al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto nel ’22, da cui il Verdi trae il direttore Marco Angius, già esperto della partitura e bacchetta di riferimento nel mondo della contemporanea.

La partitura vede la firma prestigiosa di Fiorenzo Carpi, compositore di riferimento assoluto del teatro di Giorgio Strehler tanto da spingerlo a scriverne: Il mio teatro è tenuto insieme dalle note di Fiorenzo Carpi. Molto spesso la sua musica ha dato, all’inizio o durante il lavoro, la “chiarificazione” interna di cui avevo bisogno, l’illuminazione di un “tutto” che non riuscivo ad afferrare…». Ma Carpi ha collaborato anche con Dario Fo, Vittorio Gassman, Edoardo De Filippo, Roland Petit, con la grande Rai di qualità per Canzonissima, Nanni Svampa, Lino Patruno, Ugo Gregoretti, e ha scritto le musiche del Pinocchio di Comencini, il cinema di Louis Malle, Patrice Chéreau, Tinto Brass, Carlo Mazzacurati, ma la lista è davvero lunghissima, disegnando il profilo di un musicista che è stato davvero l’anima di uno dei momenti fondanti la cultura popolare del Novecento.

Il completamento del quadro mancante è stato realizzato da Alessandro Solbiati, compositore tra i più in vista del panorama musicale contemporaneo, che proprio al Verdi di Trieste nel 2009 rappresentò la sua prima opera teatrale: Il carro e i canti, ispirata a un racconto di Puškin.

Il testo di Strehler rielabora poi un grande classico della letteratura mondiale, scritto dal noto impiegato di Generali Franz Kafka, La Metamorfosi.

Una stagione dunque che da un lato riconferma la vocazione del Verdi a coltivare nel proprio seno giovani talenti di futuro successo, accostandoli ad artisti di consolidata fama ed esperienza in un ideale solco abbadiano pienamente condiviso dal suo Direttore Artistico Paolo Rodda; d’altro canto ritrova proprio nei titoli e nelle scelte di repertorio quello slancio identitario, trasversale alle culture europee di cui è intriso, così che tornando a se stesso, il Verdi in realtà si rivolge al mondo.

Il Sovrintendente Giuliano Polo racconta poi le novità più strutturali di questa stagione: “La scorsa stagione ci ha regalato molte gioie con un incremento degli abbonati e una buona resa del botteghino con vere punte di grande entusiasmo da parte del pubblico. Siamo stati dunque incoraggiati a proseguire sulla via di un rinnovamento sia dell’offerta artistica sia degli strumenti operativi per raggiungere il nostro potenziale bacino d’utenza. Nasce dunque un nuovo sito che ha i suoi punti di forza in una nuova veste grafica, più pulita e attuale, per aiutare la leggibilità dei contenuti; una nuova struttura, più chiara, sempre per aiutare l’utente; una maggiore evidenza dei contenuti più importanti e una grande semplificazione nell’acquisto dei biglietti. Mentre sul fronte degli abbonamenti e del costo dei biglietti la nostra filosofia quest’anno è stata quella di mantenere i prezzi dello scorso anno, ma aggiungendo uno spettacolo ed allungando quindi la stagione fino a giugno inoltrato. E’ stato importante per noi mantenere la consuetudine di tutte le Fondazioni Lirico-Sinfoniche, di annunciare la stagione nei tempi corretti, affinché i titoli più attrattivi per un pubblico nazionale e internazionale possano godere dei tanti globetrotter dell’opera e del teatro che si spostano di città in città proprio per assistere ad uno specifico spettacolo raro o magari in allestimento interessante: la nuova vocazione turistica di Trieste ci ha spinto in questa direzione perché anche il teatro possa dare il suo contributo al benessere non solo immateriale, ma anche materiale del territorio. Mi preme sottolineare che alcuni cast verranno comunicati durante l’anno non solo per consentire un miglior lavoro possibile nella ricerca delle voci, ma anche perché riteniamo che nel suo complesso la nuova stagione abbia in sé abbastanza motivi di interesse e stimolo per incuriosire il nostro pubblico e non solo”

La campagna abbonamenti si apre il 4 luglio e si chiude domenica 12 novembre 2023. Gli abbonati alla Stagione 22-23 possono confermare il proprio posto fino a sabato 23 settembre 2023.L’assegnazione dei posti ai nuovi abbonati partirà da martedì 26 settembre 2023. Gli abbonamenti si dovranno ritirare entro sabato 21 ottobre 2023. La vendita dei biglietti per i singoli spettacoli inizierà martedì 10 ottobre 2023.

Rimangono invariati i prezzi di abbonamenti e biglietti rispetto alla passata stagione. L’abbonamento prevede otto titoli (nella passata stagione i titoli erano sette). Confermate anche tutte le promozioni per i giovani under 34 con prezzi per abbonamenti e singoli biglietti particolarmente vantaggiosi.

STAGIONE LIRICA E DI BALLETTO 2023-24

8 TITOLI

Posti

Prezzi

PRIME

REPLICHE

Platea, poltronissima, palchi pepiano e I ordine (I fila)

    638,00

  561,00

Palchi laterali pepiano e I ordine, barcacce pepiano e I ordine (I fila)

    457,00

  404,00

I galleria: I fila e II fila centrale

    431,00

  381,00

I galleria : II fila laterale, palco di II ordine

    364,00

  325,00

II galleria e palco di III ordine

    265,00

  236,00

Loggione, II galleria (VI e VII fila), I galleria (IV, V, VI fila) e palchi pepiano, I ordine barcaccia (II e III fila)

    166,00

  146,00

Promozione giovani UNDER 34 anni: tutti i settori

    176,00

    166,00

www.teatroverdi-trieste.com

info@teatroverdi-trieste.com

Teatro Verdi di Trieste interno lirica balletto sinfonica

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