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Teatro Verdi di Trieste, concerto straordinario a San Giusto

Johann Sebastian Bach
Passione secondo Giovanni per Soli, Coro e Orchestra BWV 245

Evangelista (tenore), Robin Tritschler
Gesù (basso), Christian Senn
Pilato (basso) Manuel Sedmak
Soprano, Vittoriana De Amicis
Mezzosoprano, Marta Fumagalli
Tenore, Manuel Amati
Basso, Christian Senn

Direttore GIULIO PRANDI

Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Coro del Friuli-Venezia Giulia
Maestro del Coro CRISTIANO DELL’OSTE

CONCERTO STRAORDINARIO
26 marzo Cattedrale di Santa Maria Annunziata in Udine – Ore 20.00
27 marzo Cattedrale di San Giusto Martire in Trieste – Ore 20.00

In occasione della Quaresima le cattedrali di Udine e Trieste si uniscono simbolicamente in musica grazie alla Passione secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach e alla collaborazione dell’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste con il Coro del Friuli-Venezia Giulia sotto l’egida della Regione FVG.
Per il capolavoro bachiano sul podio dell’orchestra Giulio Prandi, bacchetta celebrata per la sua solidità sul repertorio antico e barocco.

Coro del Friuli Venezia Giulia

Composta di quaranta numeri, la celebre Johannes-Passion, monumento del Bach maturo, unisce testi di varia provenienza, da estratti dalla Passione di Barthold Heinrich Brockes, poeta allora celebre in area tedesca, ad altri testi madrigalistici di varia origine, talvolta ancora ignota, pur mantenendo inalterata la struttura testamentaria. Eseguita per la prima volta a Lipsia il 7 aprile 1724, l’opera ebbe almeno quattro distinte versioni di cui quella mediana del 1739 è divenuta definitiva e comunemente in uso. A partire dagli anni ’30 dell’Ottocento la Passione di Giovanni iniziò poi ad entrare anche nel repertorio dei teatri, come l’Unter den Linden di Berlino nel 1833 o la Scala nel 1913 fino ad arrivare anche a versioni sceniche come quella di Pizzi alla Fenice di Venezia nel 1984, e per la sua presa emotiva di grande effetto ha conosciuto fortuna anche nel cinema con registi come Tarkovsky e Lanthimos. Dunque repertorio perfetto per unire le curie e le cattedrali di Udine e Trieste al magistero artistico dell’Orchestra del Verdi e del Coro FVG, a cui si aggiungeranno voci di pregio come il giovane tenore irlandese Robin Tritschler, assai ricercato sul repertorio bachiano, nel ruolo dell’Evangelista narratore; il baritono cileno Christian Senn, scelto da Pappano proprio per Bach e che darà voce a Gesù; quindi, il giovane soprano aquilano di formazione viennese Vittoriana De Amicis, il mezzo soprano di repertorio principalmente barocco Marta Fumagalli, il tenore Manuel Amati, molto richiesto da Rossini fino alle composizioni più antiche. Pilato sarà invece affidato al giovane basso Manuel Sedmak, fresco talento cresciuto tra le istituzioni musicali del territorio, da Trieste a tutto FVG fino alla Slovenia, dove ha lavorato sotto la bacchetta di Gergiev, e alla Croazia.
Sul podio dell’Orchestra del Verdi Giulio Prandi, bacchetta di solidissima carriera più volte invitato sul palco del Concertgebouw di Amsterdam, Direttore Artistico del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri di Pavia, Premio Abbiati 2019, esperto di musica sacra. Il Coro del Friuli-Venezia Giulia è stato fondato nel 2001 e vanta un curriculum di oltre 600 concerti nelle maggiori istituzioni musicali italiane ed europee; il direttore artistico Cristiano dell’Oste si è formatosi al Mozarteum di Salisburgo e da allora è in costante attività dall’opera lirica al repertorio sacro.
Sottolinea così l’iniziativa il Sovrintendente Giuliano Polo: “Questo doppio appuntamento, che si inserisce a sorpresa nella programmazione della nostra orchestra, vuole sancire il continuo sforzo della dirigenza del Verdi per fare sistema con tutto il territorio di FVG, con i suoi più rilevanti protagonisti nel settore delle arti tutte, in primis della musica. Mi preme inoltre ringraziare entrambe le Curie di Udine e di Trieste per averci permesso di riportare il titolo bachiano alla sua dimensione sacra nel contesto naturale del tempo quaresimale, sottolineando ancora una volta l’importanza che nel corso dei secoli la Chiesa ha avuto come mecenate, promotrice e sostenitrice delle arti per la formazione della civiltà occidentale laica. Il ringraziamento di tutto il teatro va anche alla Regione FVG, sempre attenta a cogliere le sfide per la cultura come strumento di coesione sociale a beneficio di tutto il territorio; alla Fondazione CRTrieste il nostro storico partner, a Danieli & C e a Trieste Trasposti che hanno creduto con prontezza nel progetto, che continuano a supportare il nostro teatro e le sue iniziative con entusiasmo ammirabile”.

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