Altro grande appuntamento di Note Nuove 2025.
Stefano Bollani torna a Udine, dopo il grandissimo successo, sempre firmato Euritmica, dell’indimenticabile concerto delle sue All Stars a Trieste.
Alle 20.45 sarà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con la prima data del tour Piano Solo, per una platea già esaurita.
È ancora vivido ed emozionante il ricordo del concerto che lo scorso 17 febbraio Euritmica ha presentato al Rossetti di Trieste per il progetto Ponte a Nordest (all’interno del programma ufficiale di GO!2025 e sostenuto dalla Regione FVG): una serata che ha visto ospite la Bollani All Stars, una band appositamente concepita dal grande pianista che ha voluto al suo fianco i giganti del jazz Enrico Rava, Paolo Fresu, Antonello Salis, Daniele Sepe, Ares Tavolazzi, Roberto Gatto e i talentuosi giovani Frida, Matteo Mancuso e Christian Mascetta. Una performance che resterà negli annali della storia del jazz italiano.
Stefano Bollani torna a Udine, sempre grazie a Euritmica, per la fortunatissima rassegna Note Nuove che ha visto ospiti nei mesi scorsi, tra gli altri, Paolo Fresu (con un nuovo progetto dedicato a Miles Davis) e Pat Metheny. Il concerto rientra inoltre nel progetto Jazz Sessions che coinvolge centinaia di studenti delle medie superiori, con il sostegno della Fondazione Friuli e di Reale Mutua di Udine.
Bollani presenta il suo Piano Solo Tour che lo vede impegnato nei principali teatri e sale concerto d’Italia, dopo le prestigiose anteprime del 2024 fra cui i concerti alla Chamber Music Hall di Berlino, alla Kirche Neumünster di Zurigo e al Conservatorio G. Verdi di Milano nell’ambito del festival JAZZMI.
Come è ormai consuetudine quando Stefano Bollani sale sul palco, ogni concerto promette di essere un evento unico. Nelle sue performance non c’è niente di programmato: Piano Solo è uno spettacolo che rinasce ogni sera con un repertorio sempre inaspettato in cui il flusso musicale è governato dall’estro del momento.
Al pianoforte, Bollani riesce a creare sempre qualcosa di inedito saltando fra i generi e le epoche, dalla musica classica al jazz ai ritmi sudamericani, da Poulenc a Lucio Dalla passando per Frank Zappa, in un grande gioco musicale dove a condurre sono improvvisazione e creatività. C’è, però, un unico punto fermo negli spettacoli di Bollani: la grande chimica con il suo pubblico, ogni volta chiamato a comporre insieme all’artista il programma della serata con le proprie imprevedibili richieste.
Perché Bollani è “musica come enorme gioco da re-inventare in continuazione, da solo o con i partners più diversi”. Cerca stimoli in tutta la musica del passato ma soprattutto esplora il presente, l’attimo, improvvisando a fianco di grandi artisti come il suo nobile mentore Enrico Rava, Chick Corea, Richard Galliano, Bill Frisell, Lee Konitz, Paul Motian, Pat Metheny, incidendo per le etichette di jazz più prestigiose quali ECM, Label Bleu e ACT records.
Con lo stesso animo gioioso collabora con orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Leipzig, la Scala di Milano e l’Orchestre National de Paris suonando musiche dei suoi prediletti Gershwin, Ravel e Poulenc. Si fa prendere per mano da direttori coraggiosi e entusiasti come Riccardo Chailly, Krjstian Jarvi, Daniel Harding, Zubin Mehta, Anthony Pappano.
Ha un forte legame con il Brasile. Ha registrato due dischi a Rio de Janeiro (Carioca, 2007, e Que bom, 2018) e ha avuto modo di collaborare con molti artisti brasiliani tra cui Hamilton de Holanda, Caetano Veloso e Chico Buarque.
Quando non suona, scrive libri (tra cui il romanzo La sindrome di Brontolo) o inventa spettacoli teatrali come Primo Piano, con la Banda Osiris o La regina dada, scritto e interpretato insieme a sua moglie Valentina Cenni.
In radio, complice il suo amico David Riondino, ha dato vita al Dottor Djembè, onnisciente musicologo che ha sparso semi di ironia e sarcasmo per svariati anni dai microfoni di RadioRai3.
In tv, dopo l’esperienza alla corte del grande Renzo Arbore, ha condotto programmi-jam session di parole e musica (Sostiene Bollani su Rai3 e L’ importante è avere un piano su Rai1). Dal 2021, su Rai3, conduce insieme a Valentina Cenni Via dei matti numero zero, una striscia quotidiana pre-serale dedicata alla musica giunta alla quarta edizione.
Al festival del cinema di Venezia 2022 è stato insignito del prestigioso premio della critica Soundtrack Stars Award per la sua attività di compositore per i film, premiata anche con un Nastro d’argento nel 2021 (per Carosello Carosone) e con il David di Donatello nel 2023 (per Il pataffio).