La fabbrica di morte della città si spegne definitivamente dopo 123 anni di attività. Stamattina abbiamo assistito all’ultima colata dell’altoforno, accompagnata dalla consueta fumata bianca. Le morti, numerose, degli abitanti di Servola e zone limitrofe saranno impresse a imperitura memoria. Rimane la tristezza degli operai che hanno dedicato una vita a quello stabilimento, ma Trieste potrà finalmente respirare. C’è chi già pensa di trasformare la Ferriera (ormai ex) in un museo, aperto a tutti i cittadini.
Durante la sua storia, iniziata il 24 novembre 1897 con il nome di Kranische Industrie Gesellschaft, sede a Lubiana, cambiò nome e proprietari. Dal 1920 Società Alti Forni e Acciaierie della Venezia Giulia, quindi Ilva, Italsider, Nuova Italsider, Terni, Altiforni e Ferriera di Servola, e infine Servola Spa dopo essere entrata nell’orbita del gruppo Lucchini. La fine, ieri, 8 aprile 2020, come Siderurgica Triestina (gruppo Arvedi).
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