Dopo un lavoro alacre nelle gallerie dell’antico Acquedotto Teresiano, il sistema di condotte sotterranee che per quasi trecento anni ha dissetato Trieste, gli esploratori della Società Adriatica di Speleologia – lo stesso sodalizio che nei giorni scorsi ha portato alla scoperta della nuova enorme caverna nell’Abisso di Trebiciano – dopo oltre tre anni di lavoro sono riusciti a sbloccare un passaggio ostruito, prosciugare una galleria allagata e ricongiungere seicento metri di condotta sotterranea di quella che, per le sue particolarità costruttive, è l’opera di raccolta idrica storicamente più importante di tutto il Friuli Venezia Giulia. (da il Piccolo)
Non è facile tracciare la storia della Società Adriatica di Speleologia perché, al di là delle semplici date, è necessario individuare un percorso che porta molto lontano. L’attuale Adriatica, infatti, vede la sua costituzione nell’anno 1980, ma non si tratta di un gruppo nato dall’aggregazione di appassionati che, per la prima volta, si affacciano alla realtà speleologica triestina. Non si tratta neppure di membri che, fuoriusciti da altre associazioni, confluiscono in una nuova. La Società Adriatica di Speleologia, con la sua nascita, viene di fatto a “sovrapporsi” alla Sezione Geo-speleologica della Società Adriatica di Scienze: la sede è la stessa, il materiale speleologico è lo stesso, i soci del primo gruppo diventano automaticamente i soci di quello neo costituito.
La creazione dell’Adriatica di Speleologia è spiegabile quindi come un momento di evoluzione, come una tappa di un lungo percorso, come un evento che, mantenendo progetti e tradizioni, cambia il nome ma non lo spirito del gruppo. Non è stato un passo facile, ma è risultato necessario per garantire, nel tempo, la sopravvivenza stessa della Società. In un’epoca dove l’aspetto economico diventava fondamentale per garantire un’attività di buon livello qualitativo, è stato indispensabile assumere una veste legale diversa, più agile e funzionale, che permettesse la gestione diretta dei pochi finanziamenti che la legge prevedeva. Lo stesso fatto che oggi, dopo oltre vent’anni, siamo ancora qui a parlare di speleologia, dimostra che la scelta effettuata, per quanto difficile, sia stata la migliore.
La Sezione Geo-speleologica della Società Adriatica di Scienze, dalla quale deriviamo, è stata fondata nell’anno 1950, per “sviluppare una seria ricerca scientifica, senza tuttavia rinunciare alla tradizione di perizia tecnica che è vanto della speleologia triestina”.
La figura più importante della Sezione è stata sicuramente quella di Walter Maucci.