A partire da sabato, la Croazia, insieme alla Francia e alla Repubblica ceca, non sarà più nella cosiddetta lista verde dei paesi sicuri per la Slovenia, a causa di un numero maggiore di infezioni. Sarà classificata in giallo, ma ciò non significa che i cittadini sloveni dovranno essere messi in quarantena quando torneranno nel loro paese.
La Slovenia ha cambiato l’elenco “epidemiologico” dei paesi: il Belgio e i Paesi Bassi stanno entrando nella lista verde, mentre la Repubblica Ceca, la Francia e la Croazia la stanno abbandonando. In questi paesi, il numero di infezioni è aumentato ben al di sopra del 10 per 100.000 abitanti. Le modifiche entreranno in vigore sabato a mezzanotte.
Ciò non significa che i cittadini sloveni debbano rientrare precipitosamente, ma potrebbero subire un interrogatorio alla frontiera per sapere dove sono stati, cosa hanno fatto, e con chi sono stati a contatto. La polizia ha scoperto che molti cittadini sloveni diretti in Croazia si sono recati in Bosnia-Erzegovina, in Serbia, verso paesi non sicuri, innescando un pericoloso effetto rebound.
In Croazia, 81 nuovi casi di infezione da coronavirus sono stati confermati nelle ultime 24 ore e due pazienti con covid-19 sono deceduti. Il più alto numero di infezioni nelle ultime 24 ore è stato nella contea di Osijek-Baranja. A Zagabria, sono state confermate 19 nuove infezioni. Il nuovo focus è a Požega, in Slavonia, dove l’infezione è stata confermata in dieci persone. Altri sette casi erano nella contea di Vukovar-Srem e cinque nella contea di Spalato-Dalmazia. Due nuovi casi sono stati confermati nella contea istriana. Questi sono cittadini stranieri che venivano dagli Stati Uniti.