Il recente sondaggio pubblicato dal Piccolo domenica 30 marzo, parla chiaro: il 45% dei cittadini chiede più sicurezza attraverso la presenza dei vigili di quartiere, mentre solo il 3% sostiene il controllo di vicinato proposto dalla maggioranza di destra. Questi numeri, secondo Maria Luisa Paglia (PD), “dimostrano in modo inequivocabile lo scollamento tra chi governa la città e le reali esigenze della comunità”.
“La destra porta avanti una propaganda che cerca di mascherare i vuoti lasciati dalle proprie inadempienze, ma i cittadini non si fanno ingannare.” commenta Maria Luisa Paglia, segretaria PD Trieste. “Ricordiamo che il vigile di quartiere, attivato nel 2015 dalla giunta Cosolini, fu poi inspiegabilmente disattivato nel 2017 dall’amministrazione Dipiazza, privando i rioni di un presidio di sicurezza efficace e riconosciuto.”
Dai dati emerge con forza un altro concetto che le opposizioni di centrosinistra hanno sempre sostenuto in Consiglio comunale: le reti di solidarietà possono funzionare solo se coordinate dalle forze di polizia. Emblematica è inoltre la voce di tanti cittadini che individuano nei negozi e nei locali di vicinato le vere sentinelle del territorio , persone che con il loro lavoro quotidiano contribuiscono alla sicurezza e alla socialità dei quartieri.
“L’amministrazione comunale ha il dovere di ascoltare queste richieste e intervenire con azioni concrete – prosegue Paglia – rafforzando la presenza delle forze di polizia nei rioni e sostenendo le attività economiche di prossimità, che rappresentano un punto di riferimento per la comunità. La sicurezza non si garantisce con slogan, ma con scelte politiche responsabili e vicine alle persone.”
