Un milione e mezzo di euro a disposizione per ristrutturare e valorizzare lo storico acquario di Trieste
Da un dispaccio del Comune di Trieste: Acquario di Trieste: con un investimento di 1,5 milioni di euro sono partiti ufficialmente oggi, lunedì 10 agosto, i lavori di ristrutturazione e valorizzazione della storica struttura che ha visto lo scorso anno 54 mila visitatori.
L’Aquario di Trieste è stato inaugurato nel 1933 nell’edificio, affacciato sulla riva del mare, che allora ospitava la pescheria centrale della città e che oggi è dedicato ad esposizioni e incontri culturali. L’Aquario propriamente detto si sviluppa al piano terra dove sono presenti una trentina di vasche di diverse dimensioni. Il Vivarium
ospita numerose specie di anfibi, rettili con particolare riguardo alla fauna del Friuli Venezia Giulia e delle regioni contermini.
L’edificio della pescheria è stato eretto nel 1913 su progetto dell’architetto Giorgio Polli.
Il “campanile” che si erge sulla parte sinistra dell’acquario era in realtà una “torre dell’acqua”, in quanto conteneva il serbatoio sopraelevato di acqua marina che poi veniva fatta affluire ai banchi di vendita dei pesci.
La pescheria era composta da un ampio salone centrale, con i banchi di vendita, mentre dalla parte opposta all’acquario, ove adesso si trova l’entrata principale della sala espositiva, c’era la sala per le aste del pescato. Uno dei banchi di vendita è tuttora esposto all’interno della zona espositiva.
L’Aquario Marino fu realizzato nel 1933, adattando gli impianti nei locali di un lato dell’edificio della Pescheria Centrale e precisamente della parte che comprende la torre dell’orologio.
Vennero costruite 25 vasche con capacità variabile da 200 a 2500 litri ed una vasca centrale di 17.000 litri.
L’acqua viene prelevata dal mare alla base del molo adiacente alla pescheria e, mediante un potente sistema di pompaggio, viene spinta nella torre dell’orologio a circa 10 m. di altezza.
Qui viene riempita una grande vasca di decantazione, dalla quale l’acqua, per caduta, viene erogata al piano terra. Il sistema è quindi un circolo aperto che, pur mancando di un adeguato filtraggio, ha il vantaggio di sostituire continuamente l’acqua, lasciando integro il suo contenuto di plancton.