Il Vicepresidente del Consiglio Regionale FVG, Francesco Russo, non le manda a dire al suo partito, e non cerca scuse né attenuanti per la sonora sconfitta. Ecco le sue parole:
“Sono molto d’accordo con chi, in queste ore, ha scritto che di fronte ad un risultato così netto non c’è spazio per letture accomodanti.
Se tutto il centrosinistra prende meno voti di Giorgia Meloni la colpa non è dell’opportunismo di Conte, degli attacchi di Calenda e Renzi o della Destra che ha fatto cadere Draghi.
Queste tre cose, beninteso, sono accadute veramente.
Ma non sono la causa principale della sconfitta: il centrosinistra ha perso in larga parte per colpe proprie.
Ed è spiazzante vedere che, in molti, apparentemente non lo abbiano metabolizzato:
ho letto parecchi commenti cedere ad una tentazione in parte assolutoria o addirittura autocelebrativa, magari solo per una manciata di voti presi in più sul territorio.
Io credo che, in una squadra, si vince o si perde tutti insieme: oggi il risultato, nella sua durezza, non lascia spazio a interpretazioni.
C’è chi lo ha capito ed ha avuto la lucidità di ammettere da subito, i propri errori: Enrico Letta ha dimostrato di essere una persona coerente e di valore, non solo a parole ma nei fatti.
E, come gli ho scritto già un mese fa, non smetterò di considerarlo un amico solo perché, questa volta, ha fatto delle scelte che non condivido.
Non tutti, invece, hanno seguito il suo esempio.
Il 17 agosto uno dei più autorevoli cronisti politici di questa regione commentava che, in Friuli Venezia Giulia, aveva vinto la linea Serracchiani e perso quella di Russo.
In una comunità i destini personali contano poco, ciò che importa, è il risultato collettivo: Il Partito Democratico, in questa tornata elettorale, ha ottenuto in FVG il 18,4%, il peggior risultato della sua storia.
Concordo con Debora quando dice che adesso è tempo di rimboccarsi le maniche. Ma forse, questa volta, è tempo che lo lasci fare a qualcun altro”.