Botta e riposta tra Francesco Russo e Roberto Dipiazza.
“In questi anni – precisa Francesco Russo – da senatore e da vicepresidente del consiglio regionale – ho collaborato più volte con Roberto Dipiazza e lo rivendico: aiutare il Sindaco della tua città su progetti di sviluppo condivisi (penso a Porto Vecchio, Esof, riqualificazione della Caserma di via Rossetti) non vuol dire “avere un’intesa speciale” con lui.
Significa lavorare per i cittadini e aiutare chi li rappresenta, senza preoccuparsi se qualcuno storce il naso.
Ma ha ragione lui quando dice che siamo diversi.
A me non basta tagliare nastri: forse porterà consenso ma non contribuisce in misura decisiva allo sviluppo della città.
Lavoro per un’idea più grande e innovativa che unisca i triestini anche al di là delle divisioni del passato: una città metropolitana a vocazione internazionale che sappia attrarre – e non mandarli via come avviene oggi – i nostri giovani talenti e le aziende più dinamiche.
Sogno una città che non si dimentichi delle periferie, che investa nella mobilità sostenibile, nello sviluppo del verde urbano e nella sua vocazione culturale.
Con questo spirito ho sdemanializzato Porto Vecchio e ho proposto il progetto di città metropolitana.
A differenza di Dipiazza non so chi sarà il prossimo Sindaco.
So però che se mai dovessi candidarmi non accetterò – come non ho mai fatto in passato – scorciatoie o compromessi al ribasso. E certamente non accetterò mai un vicesindaco che ha patteggiato la pena per frasi antisemite”.
Così il vicepresidente del consiglio regionale Francesco Russo ha risposto al Sindaco Dipiazza in un post su Facebook