Riceviamo il seguente comunicato:
“Il 3 novembre sarò in piazza a dire no a ogni forma di fascismo. Ci andrò pensando a mio nonno, imprigionato in un campo di lavoro durante la seconda guerra mondiale.
E ci andrò soprattutto perché sono un rappresentante delle istituzioni democratiche.
“Si stava meglio nel fascismo, dopo Mussolini non è stato fatto niente per gli italiani” dicono quelli di Casapound.
È un’affermazione falsa, ingrata e meschina. Che insulta almeno due generazioni di nonni e padri – di centro, di destra e di sinistra – che si sono rimboccati le maniche per ricostruire un Paese distrutto da Mussolini.
La democrazia, le libertà politiche, l’uscita dall’analfabetismo, i diritti dei lavoratori, il boom economico, la parità di genere, la sanità pubblica, 70 anni senza guerre anche grazie a quell’Europa che oggi in tanti vedono come il nemico. Questo è niente? Essere antifascisti non significa essere di sinistra. Significa credere nella democrazia. Per questo sarebbe bello se alla manifestazione del 3 novembre ci fosse un’unica bandiera: quella della Costituzione italiana. Un simbolo unitario e non divisivo in cui si riconoscono tutti i cittadini che credono in questo Paese e nelle sue istituzioni democratiche. P.S. Il 3 novembre è un giorno di festa per Trieste. Per questo faccio un appello al Sindaco e al Prefetto affinché trovino altri spazi e luoghi per i due cortei. Perché accanto al diritto di manifestare credo ci debba essere quello, per ogni triestino (e per i turisti), di godersi la nostra splendida città. Che invece si preannuncia blindata: se questo si verificherà sarà una sconfitta per tutti”.
Vicepresidente del Consiglio Regionale Francesco Russo