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Riconversione produttiva sostenibile dei complessi produttivi degradati, scattano i contributi a fondo perduto

Riqualificazione produttiva sostenibile – Interventi per la riqualificazione e riconversione produttiva sostenibile

Misure a sostegno della riqualificazione e della riconversione produttiva sostenibile dei complessi produttivi degradati
Apertura bando per interventi per la riqualificazione e la riconversione produttiva sostenibile 2023

Sono aperti i termini per la presentazione delle domande per la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno di interventi per la riqualificazione e la riconversione produttiva sostenibile, di cui all’articolo 84 della legge regionale 22 febbraio 2022, n. 3 (Disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia (SviluppoImpresa)).
Sono disponibili il bando 2023 qui e lo schema di domanda e della documentazione da presentare a corredo della stessa (sezione Modulistica a destra della presente pagina).

Le domande dovranno essere presentate all’indirizzo PEC economia@certregione.fvg.it della Direzione centrale competente in materia di attività produttive dalle ore 9.00 del 16 novembre 2023 e fino alle ore 16.00 del 29 febbraio 2024.

La legge regionale 22 febbraio 2021, n. 3 (Disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economica del Friuli Venezia Giulia – SviluppoImpresa) ha previsto, all’articolo 84, il finanziamento di interventi per la riqualificazione produttiva sostenibile, da attivare all’interno dei complessi produttivi degradati.

Per complessi produttivi degradati si intendono edifici e relative aree di pertinenza non utilizzati da più di tre anni o con caratteristiche tali da non essere più idonei ad attività legate alla produzione, come individuati dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1820 del 24/11/2022.

BENEFICIARI

Sono beneficiari dei contributi le imprese, i privati ed i Consorzi di sviluppo economico locale, titolari di diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su edifici ed immobili qualificati come complessi produttivi degradati.

Sono esclusi dal finanziamento:
a) le imprese in difficoltà, come definite dal punto 18) dell’articolo 2 del regolamento (UE) n. 651/2014;
b) le imprese escluse dall’applicazione del regolamento (UE) n. 1407/2013;
c) le imprese e i Consorzi di sviluppo economico locale destinatari di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300);
d) le imprese che si trovano nelle condizioni ostative alla concessione previste dalla vigente normativa antimafia;
e) i Consorzi di sviluppo economico locale che sono commissariati ai sensi dell’articolo 77 della legge regionale 3/2015;
f) le imprese, i privati e di Consorzi di sviluppo economico locale che intendano usufruire dei contributi di cui al presente bando per interventi su immobili interessati da operazioni di bonifica di cui all’articolo 242 ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale o Testo Unico Ambientale -TUA).

INTERVENTI FINANZIABILI

Sono ammissibili al finanziamento gli interventi per la riqualificazione e riconversione produttiva sostenibile, la realizzazione di interventi quali la demolizione, la demolizione per riconversione, la demolizione con ricostruzione, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione, l’allacciamento alle reti infrastrutturali di edifici produttivi, finalizzati al riutilizzo a fini produttivi dei complessi produttivi degradati.

Nel caso di interventi su immobili esistenti gli stessi devono comportare il miglioramento della qualità edilizia in relazione ad almeno tre dei seguenti parametri:
a) qualità architettonica;
b) qualità delle caratteristiche costruttive, dell’impiantistica e della tecnologia;
c) efficientamento energetico e riduzione dell’inquinamento atmosferico;
d) eliminazione o riduzione delle barriere architettoniche;
e) incremento della sicurezza sotto il profilo statico e antisismico;
f) qualità paesaggistica.

L’intervento può avere una durata massima di trentasei mesi decorrenti dalla data di avvio effettivo dei lavori fino alla data di conclusione degli stessi.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Ai fini della formazione della graduatoria, alle domande è assegnato un punteggio in relazione a:
1) intervento di demolizione con ricostruzione di edifici già produttivi;
2) intervento di allacciamento alle reti infrastrutturali;
3) classe energetica posseduta dal fabbricato oggetto di contributo, a conclusione dell’i ntervento finanziato;
4) classificazione dell’intervento secondo la disciplina del decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018 (Aggiornamento delle “Norma tecniche per le costruzioni”);
5) rapporto tra il contributo richiesto e la spesa da sostenere dal beneficiario del contributo;
6) attribuzione al fabbricato oggetto di intervento, a conclusione dell’intervento finanziato, di destinazione industriale o artigianale;
7) interventi di bonifica del sito quali operazioni di rimozione di fabbricati, trasporto e smaltimento di rifiuti;
8) interventi di bonifica dall’amianto presente negli edifici.

I punteggi attribuiti sono cumulabili fra loro; in caso di parità di punteggio è data precedenza alle domande pervenute secondo ordine cronologico.

Si rinvia al bando per il dettaglio dei punteggi attribuiti a ciascuna fattispecie di intervento.

IMPORTO DEL CONTRIBUTO PER LA RICONVERSIONE

I contributi sono concessi in osservanza delle condizioni di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del 24 dicembre 2013 L352 e relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato CE agli aiuti d’importanza minore (<>).

I contributi sono concessi nella misura massima del 50 per cento delle spese ammissibili.

Ulteriori informazioni sul sito della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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