Comunicato del movimento “Podemo”: Il tratto della Ferrovia Transalpina che collega Campo Marzio con Opicina (via San Giacomo e Rozzol) è da pochi giorni tornato in attività e, oltre ad essere in grado di aumentare la capienza ferroviaria da e per il nostro Porto, con convogli già in transito, può rappresentare uno dei tasselli che costituiscono un sistema di ferrovia metropolitana leggera in grado di risolvere la stragrande maggioranza dei problemi di trasporto pubblico oggi presenti.
Le stazioni coinvolte da questa linea sarebbero: Campo Marzio, San Giacomo, Rozzol, Guardiella (con possibile collegamento all’Università), SISSA, Opicina, Sesana.
Esiste uno studio articolato, denominato “Adria A”, realizzato da varie università e presentato nel 2014, che è però stato frettolosamente messo in un cassetto dalla politica locale.
Si tratta, semplificando, di uno studio per creare un sistema di ferrovia metropolitana in grado di unire varie zone di Trieste a Capodistria, Sesana e Monfalcone, utilizzando in stragrande maggioranza infrastrutture tuttora esistenti, come il tratto riaperto nei giorni scorsi.
Trieste già adesso si trova al centro di una “città allargata”, che si sviluppa a partire dall’aeroporto di Ronchi fino a Portorose. Va rimarcato come questa non sia un’opinione, ma un dato di fatto. È una realtà con cui dobbiamo assolutamente confrontarci, se intendiamo costruire un futuro di sviluppo, e nessuna delle forze politiche attuali lo sta facendo.
I vantaggi di una vera integrazione di tutta quest’area sono evidenti: fare sistema significherebbe aumentare il bacino d’utenza e il potenziale di crescita per qualsiasi azienda ed associazione esistente. E genererebbe condizioni migliori per intraprendere nuove iniziative.
I blocchi su questo progetto sono, ad oggi, solo ed esclusivamente politici, trattandosi di una realizzazione dai costi relativamente bassi, in quanto basata su infrastrutture esistenti che, in molti casi (come quello della linea Transalpina e della stazione di Campo Marzio), sono state realizzate dall’Austria più di un secolo fa.
Mentre le città di mezzo mondo stanno spendendo in questo momento miliardi su miliardi di euro per creare questo tipo di infrastrutture, noi che le abbiamo a disposizione per una frazione del costo non le stiamo utilizzando, se non in minima parte.
Podemo intende realizzare un netto cambio di rotta rispetto alle politiche attuali, e procedere verso una fase progettuale e pratica in grado di avviare in pochissimi anni la ferrovia metropolitana leggera a Trieste.
Podemo ha realizzato un video illustrativo a riguardo:
PODEMO è un movimento che si presenterà alle elezioni comunali del 2021 per rompere il paradigma di sconforto e disillusione in cui è caduta Trieste, e porre rimedio a ciò che ha fatto la mediocre e fallimentare classe politica del passato. Vogliamo offrire ai triestini l’opportunità di vedere le proprie potenzialità finalmente realizzate.
Il programma è consultabile online, e chiunque sia d’accordo con la stragrande maggioranza dei contenuti può fin da subito decidere di supportare PODEMO.
I fondatori del movimento PODEMO sono triestini con un’eterogenea esperienza professionale ed internazionale, avendo vissuto in oltre 15 paesi nel mondo.
La collaborazione di decine di professionisti triestini (e non) ci ha permesso di costruire fin da subito un programma più completo e complesso di quanto mai visto prima a Trieste; un programma in costante affinamento e miglioramento.
Sito internet e programma: podemo.org
Email: info@podemo.org
Telefono: +390409777771
VIDEO: vista in prima persona del tratto di ferrovia in questione (2013): https://youtu.be/27GKPPFHaeE?t=451
LINK: Alcune informazioni sul progetto “Adria A” (2014): https://www.cei.int/categories/adria-a