Dopo quasi tre mesi, è arrivato il momento tanto atteso. Un numero non alto di persone ma entusiaste e tra queste anche due famiglie statunitensi giunte a Trieste da Aviano (Pordenone). Sono i visitatori che il 25 maggio hanno celebrato la riapertura del Parco del Castello di Miramare, chiuso i primi giorni di marzo per il lockdown.
Opportunamente sanificato, risistemato, con alberi potati in modo da creare scorci suggestivi, con piante tropicali simili a quelle volute da Massimiliano d’Asburgo-Lorena e, soprattutto, con una app nuova per il conteggio in tempo reale delle persone presenti, il parco ha anche una nuova e dettagliata segnaletica.
“Essendo un Museo storico – spiega la direttrice del Museo e del Parco del Castello di Miramare, Andreina Contessa – siamo soggetti a leggi severe. Dunque nel parco, che si estende su 22 ettari, sebbene possano serenamente entrare 2.500 persone, il tetto oggi è fissato in 500”.
Il prossimo a riaprire sarà il Castello. La direttrice si augura il 2 giugno, “perché è il compleanno del Museo che compirà 65 anni è perché è una data importante per il Paese. Vorrei aprirlo in concomitanza con gli altri due Cividale e Aquileia che sono sotto mia competenza”.
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