Breve recensione di Maria Luisa Runti
Il fascino dello spettacolo deriva dai vari piani su cui è giocato. Pretesto il personaggio di Dante che scatena una ridda di memorie storiche, di triestinità sulla galleria in costiera, sul linguaggio dei gesti che toglie la parola e conduce direttamente all’inferno mentre un cantico mistico ne ribalta i canoni. Una metafora della storia dei nostri giorni dove tutto è il contrario di tutto, dove la parola è un bene prezioso elevato a simbolo. Strepitose le musiche sottolineate da preziosi strumenti e magiche e ben calibrate le luci di notevole effetto. Ritmo, sinergia e bravura hanno reso “Il clacson di Dante” un piccolo gioiellino. Grazie a Corrado Premuda, Francesco Facca, Francesco Amerise, Valeria Gadaleta e Matilde Soliani ed a La Contrada – Teatro Stabile di Trieste che ci hanno donato questo interessantissimo progetto-spettacolo.
Maria Luisa Runti
Lo spettacolo è visibile nel canale YouTube de La Contrada-Teatro Stabile di Trieste