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Qualità della vita, i territori afferenti a Confindustria Alto Adriatico ottengono i migliori piazzamenti

Trieste tramonto panorama

In merito alla Classifica “Qualità della Vita 2020” de Il Sole 24 Ore il Friuli Venezia Giulia conferma le posizioni di vertice già ottenute nelle passate edizioni, con Trieste confermata al 5° posto, Udine al 6° (+ 10 posizioni), Pordenone al 10° (+ 3) e Gorizia al 26° (+8).

Alcune rilevazioni mostrano valori non troppo dissimili – Ricchezza e consumi (Trieste 25°, Gorizia 37°, Pordenone 39°); Ambiente e servizi (Trieste 3°, Pordenone 15°, Gorizia 46°). Mentre le rilevazioni in Affari e lavoro (Trieste 1°, Pordenone 42°, Gorizia 63°); Giustizia e sicurezza (Pordenone 2°, Gorizia 46° e Trieste 100°); Demografia e salute (18° Pordenone, Gorizia 72°, Trieste 86°) e Cultura e tempo libero (Trieste 12°, Gorizia 19°, 81° Pordenone) mostrano alcuni dei nostri territori al top e altri meno brillanti.

“In generale i territori afferenti a Confindustria Alto Adriatico (Gorizia, Pordenone e Trieste) esprimono tendenzialmente ottimi o quanto meno buoni piazzamenti in tutte le 6 aree tematiche di analisi” afferma Pierluigi Zamò, Vicepresidente Vicario di Confindustria Alto Adriatico. “Questi risultati devono renderci soddisfatti del lavoro che le amministrazioni locali, le associazioni di categoria e gli operatori economici, insieme e anche ognuno per la propria parte hanno svolto sinora; dall’altro devono spingerci a attuare ulteriori iniziative specifiche per organizzare o riorganizzare alcune aree per migliorare ancora la qualità di vita delle nostre zone, avviando ulteriori opportunità di crescita. La nostra Associazione è fortemente convinta che tutti i tre territori che rappresenta abbiano caratteristiche peculiari che, se messe ulteriormente a sistema, possono contribuire alla fattiva crescita di tutte le aree. Il riferimento è: alle strutture industriali già presenti che possono e devono implementare ancora la collaborazione con il mondo della ricerca – che soprattutto nell’area di Trieste vanta numeri elevatissimi di realtà di eccellenza internazionale già aperti alla collaborazione con le imprese; al sistema sperimentale della “Fabbrica Intelligente” di Pordenone, modello ampliabile anche alla Venezia Giulia; al sistema portuale, che può ulteriormente essere implementato nel numero di connessioni con l’entroterra e con i sistemi retroportuali diffusi nel goriziano e nel pordenonese. Confindustria sarà sempre pronta a dare il proprio contributo sia in termini progettuali sia fattivi per stimolare e aiutare al complessivo miglioramento della qualità della vita dei suoi territori, guardando anche agli ambiti apparentemente più lontani dall’attività manifatturiera, come possono sembrare quello della cultura, della sanità o dell’educazione, perché siamo convinti che l’imprenditore, il manager, il collaboratore, l’operaio, debbono trovare territori ricchi di offerta, accoglienti, in cui poter vivere serenamente, fare una famiglia, praticare sport e godersi momenti di svago e relax, in serenità e sicurezza, a tutte le età”.

Analizzando le sotto-voci assiemate dalle 6 macro categorie, Confindustria Alto Adriatico si sofferma su alcune che ritiene più determinanti nell’influenzare lo sviluppo economico e produttivo delle nostre zone.

La geografia digitale dei territori – L’evoluzione digitale è un fattore determinante di per sé nel contribuire al futuro di un territorio e un asset che è sicuramente ancora più fondamentale in periodo COVID. Se l’indice di trasformazione digitale dei Comuni Capoluogo elaborato dal Forum Pa vede le nostre zone a metà classifica (Pordenone 40°, Trieste 42°, Gorizia 63°), la percentuale di enti attivi su Pago PA mostra come sia a Pordenone (72°), Trieste (87°) che a Gorizia (90°) si debba necessariamente accelerare sulla digitalizzazione delle procedure di pagamento. Fa ben sperare, in questo senso, come Trieste (34) e Gorizia (53°) si siano distinte per la spesa di fondi europei 2014-2020 per l’Agenda digitale. “Abbiamo bisogno di interagire con Istituzioni moderne e al passo con i tempi” ha dichiarato Zamò.

Istruzione e Formazione – Tra i fattori che sicuramente potranno contribuire alla competitività futura dei nostri territori e delle nostre aziende, c’è il livello di Istruzione che fotografa Trieste al 2° posto sia della classifica per la percentuale di persone 25-64 anni in possesso di un Diploma (Pordenone 24°, Gorizia 30°) sia di quella degli individui in formazione continua (Pordenone 35°, Gorizia 64°). “La formazione e lo scambio tra mondo delle imprese e mondo dell’educazione per l’affinamento dei programmi scolastici e accademici, l’implementazione di percorsi di alta formazione specifica come quelli degli ITS è un fronte che vede la nostra associazione costantemente attiva” prosegue Zamò.

Giustizia – Tra i fattori che contribuiscono alla competitività dei territori c’è anche sicuramente la Giustizia, che a Gorizia (4°), Pordenone (10°), molto più che a Trieste (70°) vede un andamento più rapido che nel resto d’Italia per la durata delle Cause Civili.

Attività Aziendale – L’indagine fotografa 3 territori con buon livello occupazionale (Trieste 21, Pordenone 23, Gorizia 58), in cui le aziende hanno ricorso meno alla CIG che in altre zone d’Italia (Trieste 70°, Pordenone 103° e Gorizia 104°), con un diffuso numero relativamente basso di aziende in cessazione (Pordenone 60°, Trieste 89°, Gorizia 106°). Il dinamismo per quanto riguarda la nascita di nuove imprese è più diffuso a Trieste (3°), mentre Pordenone è l’area in cui l’e-commerce è maggiormente affermato (14°). Meno diffusa che nel resto del Paese, in tutte le aree, la propensione all’imprenditoria giovanile (Trieste 75°, Gorizia 76, Pordenone 104). Tutti i 3 territori sono particolarmente attrattivi per le imprese straniere (Trieste 2°, Gorizia 10°, Pordenone 26°), fertili per la nascita di start up (Trieste 3°, Pordenone 7°) e predisposti alla nascita di reti d’impresa (Pordenone 4°, Gorizia 5°, Trieste 8). Trieste (23°) e Pordenone (28°) sono inoltre particolarmente vocate all’export. “L’indagine rileva quanto le nostre siano aree sane e dinamiche” afferma Zamò.

Cultura – Trieste si conferma leader a livello nazionale per numero di abbonamenti alla Banda Larga (4°) e per l’uso di Fondi EU per la cultura (4°). In tutte le province si leggono molti quotidiani (Trieste 6°, Gorizia 10°, Pordenone 24°) ed è ricca l’offerta culturale (Gorizia 1°, Trieste 6° , Pordenone 58°). “Siamo orgogliosi che il bisogno di cultura, in ogni sua forma, trovi riscontro nell’offerta dei territori. Si tratta di una presenza importante per il benessere a 360° delle persone che qui vivono” ha aggiunto.

COVID / Sistema Sanitario – Novità dell’indagine è stato l’inserito tra i parametri l’indice dei casi Covid rilevati ogni mille abitanti. L’area di Pordenone (38°) è quella che ha registrato meno casi in regione (Gorizia 62°, Trieste 77°) e il sistema sanitario vede una presenza elevata di infermieri (Gorizia 4°, Trieste 6°, Pordenone 41°). “Nella prima ondata pandemica, il nostro sistema sanitario ha retto bene. E grande è stato l’impegno del tessuto imprenditoriale – con l’adozione di protocolli pilota e di protocolli nazionali – per rendere le fabbriche i luoghi più sicuri” ha chiuso Zamò

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