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Pronto a sferragliare treno sperimentale da Trieste a Fiume

Incredibile ma vero: da Trieste a Fiume via rotaia. Non da subito, bisognerà avere un po’ di pazienza (ma noi triestini siamo campioni) e dalla prossima estate, nel 2024, si potrà raggiungere in treno la Croazia fino alla città di Fiume: lo ha annunciato l’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante, spiegando che il prossimo anno, sarà attivata in via sperimentale “una linea ferroviaria che unirà la stazione di Opicina a Fiume. Un collegamento – ha detto -, non veloce di tipo transfrontaliero (Italia-Slovenia-Croazia), con una funzione prevalentemente turistica e con la possibilità del trasporto di biciclette, ma che può in prospettiva fare da breccia per un tipo di offerta più rapida rivolta anche ai pendolari”.

L’annuncio è arrivato nel corso di un incontro a Trieste sul tema ‘Il miglioramento delle connessioni ferroviaria passeggeri tra Italia e Croazia e verso i Balcani occidentali. Sfide e opportunità’ organizzata dal Segretariato esecutivo dell’Iniziativa centro europea.

Amirante ha sottolineato che studi e stime attribuiscono una significativa potenzialità di sviluppo per quanto riguarda i collegamenti via rotaia con i Balcani occidentali. Nello specifico, “si tratta di dirottare parte del traffico veicolare su quello a rotaia, negli ambiti sia del turismo che del pendolarismo – ha spiegato l’assessore . Va creato un supporto di servizi tali da annullare i cosiddetti disagi dell’ultimo miglio, che rendono ancora in molti casi più comodo l’uso dell’automobile rispetto al treno. In tal senso – ha concluso Amirante -, l’hub di Trieste Airport rappresenta una struttura strategica per l’intermodalità”. (Friulioggi)


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Fiume, in croato Rijeka, in ungherese Fiume, originariamente Szentvit; in sloveno Reka; in tedesco Sankt Veit am Flaum o Pflaum, desueto; nei dialetti locali croati Reka o Rika), con 128 624 abitanti (2011), è la terza città della Croazia per popolazione dopo la capitale Zagabria e Spalato, numero che sale a 305 505 abitanti se si considera anche la sua area urbana. Situata lungo le coste del Mare Adriatico, è la città principale del golfo del Quarnaro ed è capoluogo della regione litoraneo-montana, sede universitaria e arcivescovile.

Per secoli contesa a causa della sua posizione strategica e della presenza di un importante cantiere navale, fu porto franco dal 1719, già entità autonoma (detta anche Terra Sancti Viti ad flumen) della corona del Regno d’Ungheria dal 1779 al 1919 nell’ambito dell’Impero austriaco e quindi di quello austro-ungarico, costituendo poi lo Stato libero di Fiume dal 1920 al 1924; fu quindi parte del Regno d’Italia dal 1924 al 1945 come capoluogo dell’omonima provincia per poi passare alla Jugoslavia nel 1947, e dopo la dissoluzione di quest’ultima, alla Croazia nel 1991. Di conseguenza, anche la composizione etnica dei suoi abitanti è cambiata nei secoli. Secondo il censimento del 2011, a Fiume erano presenti 106 136 croati (corrispondenti all’82,52% degli abitanti totali), 8 446 serbi (6,57%), 2 650 bosniaci (2,06%), 2 445 italiani (1,90%) e 1 090 sloveni (0,85%).

Nella città quarnerina è presente il Teatro Nazionale Croato HNK Ivan pl. Zajc, importante teatro fondato nel 1765 dove hanno luogo rappresentazioni operistiche e balletti nonché sede del Dramma Italiano di Fiume, e l’università di Fiume, fondata nel 1973 ma dalle radici ben più antiche, visto che affondano nella scuola di teologia di Fiume, la cui origine risale al 1632. Fiume è stata scelta per essere capitale europea della cultura 2020, insieme all’irlandese Galway[6].

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