Il FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano presenta la XIII edizione delle
GIORNATE FAI D’AUTUNNO
Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi
sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024
Visite a contributo libero in 700 luoghi inaccessibili o poco valorizzati in 360 città d’Italia
I LUOGHI VISITABILI IN FRIULI VENEZIA GIULIA
solo a Trieste sabato 19 e domenica 20 ottobre
Visite a contributo libero in 16 luoghi straordinari e 7 iniziative speciali in 8 Comuni del Friuli Venezia Giulia
Alla scoperta di un patrimonio sorprendente e inaspettato, che è in ogni angolo del Paese
Elenco dei luoghi visitabili e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it
Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potranno beneficiare degli ingressi prioritari
in tutti i luoghi aperti e di visite e aperture riservate in molte città.
Fino al 13 ottobre chi si iscriverà per la prima volta potrà godere di un’agevolazione di 10 € in meno.
Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS. Da Nord a Sud della Penisola 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, apriranno al pubblico in 360 città grazie all’impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari del FAI attivi in ogni regione. Partecipare alle Giornate FAI non è solo un’occasione per scoprire e per godersi il patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso la missione del FAI; ad ogni visita si potrà sostenere la missione del FAI con una donazione.
Quest’anno, grande novità, le aperture a Trieste avverranno il fine settimana successivo, ovvero sabato 19 e domenica 20 ottobre, così da permettere una più ampia fruizione senza sovrapporsi alla Barcolana, la grande regata che si tiene in città proprio domenica 13 ottobre. Quindi nella nostra regione sono ben due i weekend dedicati al patrimonio.
Le Giornate FAI d’Autunno vedono una speciale partecipazione dei giovani volontari del FAI, organizzati nei Gruppi FAI Giovani che, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione e agli “Apprendisti Ciceroni”, con fantasia ed entusiasmo racconteranno l’Italia in due giorni di festa intitolata alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo del nostro Paese. Un patrimonio che non consiste solo nei grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.
Anche il Friuli Venezia Giulia è pronto a mostrare luoghi poco conosciuti e solitamente inaccessibili, che raccontano ai visitatori storia, natura, arte e cultura del territorio in quella che è una due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento e sensibilizzazione.
Le Giornate FAI d’Autunno sono organizzate nell’ambito della campagna di raccolta fondi della Fondazione “Ottobre del FAI”, attiva per tutto il mese.
LE APERTURE IN FRIULI VENEZIA GIULIA
Ulteriori informazioni su: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=FRIULI%20VENEZIA%20GIULIA
Il Gruppo FAI Giovani di Pordenone propone due luoghi per scoprire Fontanafredda, il cui toponimo è un richiamo proprio alle polle di risorgiva d’acqua fredda. Villa Zilli – Pierozan, costruita sul finire del Settecento su modello della villa veneta, si presenta come un blocco compatto, preceduto da un ampio spazio cinto da ali ellittiche che si collegano ai due rustici laterali. Dell’edificio saranno visitabili le sale del piano terra e il salone del primo piano, dagli elaborati ed eleganti pavimenti, e il brolo. Il Centro Recupero Fauna Selvatica, creato nel 2017 con lo scopo di offrire un rifugio sicuro e tranquillo ad animali selvatici feriti e ad animali domestici rimasti senza casa, ma anche – grazie all’Associazione Nature Vibes APS che accompagnerà nelle visite – offre alla cittadinanza momenti di divulgazione e sensibilizzazione sulle corrette pratiche di convivenza con la fauna selvatica autoctona. Inoltre, poco distante, a Roveredo in Piano si entra nell’Azienda Vitivinicola Bessich fondata alla fine degli anni ’50 dalla famiglia di esuli istriani di cui porta il nome senza una vera specializzazione vitivinicola, oggi vanta impianti all’avanguardia. Si trova nella zona dei Magredi, caratterizzata da un terroir ricco di materiale grossolano come ghiaie, sassi e ciottoli, unico per l’allevamento della vite, in quanto permette agli elementi nutritivi di raggiungere in profondità le radici delle piante. Dopo la visita ai filari, che toccano anche il Comune di Fontanafredda, e un passaggio all’interno della cantina ci sarà tempo anche per un assaggio del vino di loro produzione.
EVENTO COLLATERALE: “Fontanafredda rurale: una terra che respira”. I visitatori delle Giornate FAI potranno conoscere le caratteristiche della flora e fauna endemiche, tipiche di ambienti umidi relitti, superstiti nella campagna antropizzata di Fontanafredda, grazie ad una passeggiata naturalistica “ad anello” della durata di un’ora e mezza che partirà dal borgo di Romano e attraverserà le zone agricole e boschive del comune. Si conclude con la visita alla Chiesa della Beata Vergine di Romano, sorta, secondo la tradizione, sulle rovine di un antico tempio pagano. Sabato 12 ottobre sono previsti quattro turni (di un’ora e mezza) con partenza: 9.30, 11, 13.30 e 15. Domenica 13 ottobre alla mattina un unico turno alle 9.30 (di due ore), inserito nell’ambito delle Giornate del Fiume Livenza, in compagnia dell’esperto Moreno Baccichet, mentre nel pomeriggio due turni (di un’ora e mezza) con partenza alle 13.30 e alle 15.
La Delegazione FAI di Pordenone apre nuovamente le porte dell’Antico Ospitale dei Battuti nel centro storico di Pordenone per celebrare la donazione del bene al FAI e ricordare il gesto di Marilena Busellato. Il palazzo, risalente con molta probabilità all’inizio del Trecento, si colloca sul lato ovest di Piazza del Cristo, dirimpetto all’omonima chiesa. Si potranno scoprire gli affreschi del pianterreno, staccati durante il restauro avvenuto negli anni ’90 a opera di Giancarlo Magri, e i cicli pittorici del primo piano tra cui quelli attribuiti ad Antonio Sacchiense, nipote del più celebre Pordenone.
Il Gruppo FAI Spilimbergo-Maniago propone solo sabato 12 ottobre a Spilimbergo la visita riservata agli Iscritti FAI “Narrazioni d’archivio” presso il Craf – Centro di ricerca e archiviazione della fotografia situato nella nella splendida cornice di Palazzo Tadea – Castello di Spilimbergo. Durante la visita il pubblico potrà scoprire da vicino come la raccolta e la conservazione dei numerosi fondi fotografici incorporati nel tempo dall’ente richiedano un approccio interdisciplinare, che combina competenze archivistiche e catalografiche, conservazione preventiva e tecnologie digitali. In contemporanea dalla sede del Craf partiranno visite gratuite per visitare la cittadina a cura dei Greeters, gli “Accoglitori di città”, un gruppo di appassionati volontari del territorio coordinati dall’assessorato al turismo e dallo I.A.T. – Ufficio di informazione e accoglienza turistica di Spilimbergo.
ORARI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
A Fontanafredda e a Pordenone i beni saranno visitabili sia sabato 12 che domenica 13 ottobre con orario continuato dalle 9 alle 17. È suggerito un contributo libero a partire da 3€.
A Spilimbergo le visite sono riservate ai soli Iscritti FAI e avranno luogo nella giornata di sabato 12 ottobre. Sono previsti quattro turni dalla durata di 45’ ciascuno: alle 10, alle 11, alle 12 e alle 13. In questo caso è suggerito un contributo libero a partire da 10€.
Per informazioni generali: pordenone@faigiovani.fondoambiente.it
La Delegazione FAI di Udine porta alla scoperta di quattro luoghi nascosti a Socchieve, una delle borgate più antiche della Carnia che si trova sulla via di comunicazione attiva sin dai tempi dei romani e si caratterizza per la presenza di piccoli nuclei abitati distribuiti nella vallata.
La Chiesa di San Martino è una vera opera d’arte che sorge su una piccola altura al centro di Socchieve e presenta nel presbiterio un importante ciclo di affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo, il maggior pittore carnico del Rinascimento. La chiesa è Monumento Nazionale e i recenti lavori di restauro hanno messo in luce tracce di precedenti costruzioni; il primo impianto potrebbe risalire al VII sec. Durante le Giornate FAI d’Autunno sarà possibile visitare gli interni della chiesa e le parti esterne da cui si avrà una visuale privilegiata sulla valle del Tagliamento e sul nucleo abitato di Socchieve. Il sito è inserito anche nel censimento nazionale I Luoghi del Cuore e in piazza sarà possibile firmare a sostegno della campagna.
La Chiesa di San Maurizio nel Borgo di Nonta, costruita nel 1624 ma consacrata solamente nel 1718. Accanto all’evoluzione storico-culturale della chiesa si si affermò un’intensa devozione per la Madonna del Rosario. Il culto perdura ancora oggi: ogni prima domenica del mese di ottobre, infatti, è mantenuta la pietà devozionale attraverso la celebrazione antimeridiana della messa e la recita del rosario nel primo pomeriggio. La statua mariana raggiunge poi in processione la chiesa della pieve di Castoia, accompagnata da canti e dallo spargimento di petali di fiori con la tradizionale benedizione dei mazzetti.
La Pieve di S. Maria Annunziata di Castoia e l’antico cimitero si trovano sul colle sopra la borgata e dove si ergeva il castello dei signori di Socchieve, a loro donato dal patriarca di Aquileia. Nota con il toponimo di Castoia, questa è una delle più belle pievi della Carnia. Nel luogo in cui sorge si ricordano tre edifici religiosi: Santo Stefano, San Michele e Santa Maria. I più antichi sono stati distrutti dopo il terremoto del 1700, mentre la più recente è stata trasformata nell’attuale pieve. All’interno si possono ammirare diversi capolavori: la pala della Madonna degli Angeli opera del pittore carnico Nicola Grassi (1741, altare maggiore), il battistero con vasca in pietra del XIV secolo e la statua lignea dell’Assunta realizzata da F. Demetz (1912). Da visitare l’antico cimitero e la Maina affrescata da Gianfrancesco da Tolmezzo alla fine del XV secolo.
ORARI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:
Sabato 12 e domenica 13 ottobre dalle 10.00 alle 17.30. Contributo libero a partire da 3€.
L’Atelier di Barbara Picotti nel Borgo di Nonta, si trova nella casa di famiglia costruita nel 1600 con la caratteristica forma a ferro di cavallo. Si compone di varie sezioni, oltre alla casa padronale (sede della rinomata osteria con cucina) anche quelle che furono le stalle, il fienile, il forno, la macelleria e la liscivaia. I Picotti gestirono ben sette malghe per conto della Contessa Micoli Toscano di Mione e producevano i formaggi che commerciavano a Venezia. In casa è presente anche una camera riservata ai pastori, la stanza dai saurans, che la occupavano quando non riuscivano a tornare in malga dopo essere scesi per riscuotere la paga. Nella liscivaia c’erano il deposito del fogliame,la cisterna e le caldaie per produrre la lisciva. I racconti della bisnonna Regina la descrivono anche come ricovero per i cavalli dei cosacchi nel 1944-45. Attraverso il racconto dell’artista Barbara Picotti sarà possibile ammirare il suo operato e i luoghi che ne accolgono e ispirano l’arte. Tornata in Carnia dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia ristruttura lo spazio che è diventato il proprio laboratorio/stamperia d’arte. Tra i suoi lavori più importanti: una cartella di tre calcografie per Papa Benedetto XVI ma anche le collaborazioni con Bonomelli, Cannamela, Polenta Valsugana e Auricchio, e per Electa Mondadori e Panda Edizioni.
ORARI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:
Sabato 12 e domenica 13 ottobre dalle 12 alle 17.30 visite ogni 30’ con contributo libero a partire da 3€.
INIZIATIVA SPECIALE:
Sabato 12 e domenica 13 ottobre ore 10 e ore 11 visita all’Atelier di un’ora accompagnati dall’artista con possibilità di effettuare l’esperienza di stampa. Contributo libero richiesto a partire da 5€ per gli iscritti e 10€ per i non iscritti al FAI. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo udine@delegazionefai.fondoambiente.it entro le ore 12 di venerdì 11 ottobre.
Il Gruppo FAI di Palmanova apre nuovamente le porte dell’Acetaia Midolini a Manzano, entrata nel 1998 nel Guinness dei Primati come la più grande al mondo. Immersa nel cuore dei Colli Friulani Orientali, porta con sé la storia del territorio e delle persone che lo hanno abitato che ne hanno influenzato a loro volta le caratteristiche del paesaggio stesso. Sorge in un casolare che gli agricoltori del luogo utilizzavano come granaio e che negli anni ‘50 è stato restaurato mantenendo l’antico fascino del grande tetto a capriate, che ben si adatta alla nuova destinazione aziendale e all’unione tra sperimentazione e tradizione. Inoltre, grazie alla generosità degli eredi, si potranno ammirare le opere di Albino Lucatello amico di Lino Midolini, appassionato e attento mecenate che tra gli anni Sessanta e Settanta acquisì un centinaio delle sue tele.
ORARI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:
Sabato 12 e domenica 13 ottobre dalle 10.00 alle 17.30. Contributo libero a partire da 3€.
Per informazioni generali: segreteriafaifvg@fondoambiente.it
Il Gruppo FAI di Cividale del Friuli propone un viaggio insolito e originale nel sottosuolo reale e virtuale di Cividale alla scoperta della millenaria storia della città.
Si inizia con la Domus Romana, i cui resti sono datati al I sec. d.C. e documentano il tessuto urbano dell’antica Forum Julii, municipio romano fondato da Giulio Cesare. Sono stati scoperti nel 1938 sotto l’attuale sede municipale e dopo l’ultimo restauro del 2004 – grazie al metodo delle “campiture marcate” con ghiaia colorata – si possono leggere i vari ambienti di cui era composto questo edificio privato, certamente importante. La visita, che in alcuni turni sarà curata da professionisti archeologi, inizierà dal giardino interno al municipio e si snoderà attraverso la rimanenze delle antiche stanze per arrivare allo splendido mosaico di tessere bianche e nere, reperto musivo fra i più importante dell’antica Forum Julii .
Sabato 12 e domenica 13 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Si prosegue con il Virtual Balcony che propone, all’interno del massiccio Palazzo dell’ex Monte di Pietà (1761), un’esperienza multimediale che riporta indietro nel tempo. Grazie a una sala multimediale sarà possibile scoprire cosa si nasconde sotto la pavimentazione di Piazza Paolo Diacono: le testimonianze stratificate nel tempo sono elaborate grazie a tecniche multimediali e ricostruzioni virtuali; inoltre una proiezione molto suggestiva permetterà di “vedere” Cividale in altri momenti della sua storia. Un vero tuffo nell’antico paesaggio urbano, storicamente molto interessate ma anche emozionante nella ricomposizione di strutture e frammenti di vita ora scomparsi o nascosti sotto terra.
Sabato 12 e domenica 13 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Si passa all’Antica Torrefazione Drogheria Giovanni Moschioni oggi di Ermes e Moreno Scubla che racconta un pezzo di storia originale di Cividale insediata sull’antico cardo romano: una bottega storica che conserva intatto tutto il fascino del secolo passato. Già di proprietà di Giovanni Moschioni, panificatore cividalese emigrato a Firenze e poi tornato in patria per aprire una Torrefazione – Drogheria, la bottega è stata un punto di riferimento del commercio cittadino per la varietà più disparata di prodotti a disposizione della clientela. Negli anni ’80 il negozio passa alla gestione Scubla e viene trasformato in bottega di generi alimentari di alta gamma. Oltre al negozio, al piano inferiore si potrà visitare un ambiente sotterraneo veramente particolare e segreto, una “cantina sonora”: un grande deposito per pregiate bottiglie di ottimi vini e liquori e nello stesso tempo uno spazio intimo di relax e ascolto di interessanti dischi in vinile di cui Ermes e Moreno Scubla sono appassionati collezionisti.
Sabato 12 ottobre dalle 15 alle 18. Domenica 13 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Infine il Castello Canussio, è ubicato nell’area nord della città, che rappresenta il sito archeologico di epoca romana più importante di Cividale. Offre una visione straordinaria sulla cinta muraria difensiva tardo antica riemersa dal sottosuolo grazie alle diverse campagne di scavo condotte negli anni ’90. Oggi, dopo varie vicende, è di nuovo proprietà dell’antica famiglia guelfa a cui il Patriarca, fin dal XII secolo, aveva affidato un maniero difensivo alle porte della città. La visita si articolerà attraverso le stanze storiche: quella della cisterna, la sala del fogolar, la sala degli archi, i corridoi e il cortile. Attraverso la trasparenza dei pavimenti in lastre di cristallo si può ammirare gran parte delle mura romane riscoperte, mentre all’esterno i bastioni antichi emergono nel giardino del castello. Un sito unico, raramente visitabile che offre l’opportunità di scoprire o rivedere uno spaccato del sottosuolo cividalese incredibilmente ben conservato.
Sabato 12 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Domenica 13 ottobre dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:
Durata delle visite circa 40 minuti per ogni sito. Partenze circa ogni 30’ in gruppi di 15 max. Contributo libero a partire da 3€.
ANTEPRIMA:
Venerdì 11 ottobre alle 18.30 le Giornate Fai saranno anticipate da un’apertura serale e straordinaria della Collezione Famiglia De Martiis presso Palazzo de Nordis, interessante quadreria che raccoglie opere di importanti artisti europei e italiani dell’800 e del ‘900. L’originale percorso “nel profondo…” con la guida di Giovani Ciceroni e di Elisa Morandini (Direttrice del Museo del Tesoro ed Opera del Duomo di Cividale) propone un coinvolgente percorso di conoscenza interiore attraverso la visione e l’analisi accurata di alcune opere scelte, per scoprire i messaggi profondi e l’infinito scrigno di emozioni che cela ogni opera d’arte. La visita è aperta a massimo 40 persone con prenotazione a cividaledelfriuli@gruppofai.fondoambiente.it. Contributo libero a partire da 12€ iscritti Fai e 15€ non iscritti che comprende ingresso, apericena presso il Caffè San Marco e supporto delle attività del FAI. Si consiglia l’uso di un cuscino personale da utilizzare nel corso della visita.
INIZIATIVA SPECIALE a cura del Comune di Cividale del Friuli:
L’Ipogeo Celtico è un luogo magico e di grande mistero, costituito da una serie di ambienti sotterranei, scavati nella roccia del fiume Natisone. La funzione originaria di questo monumento è tutt’oggi incerta: gli studiosi sono propensi a riferirlo alle popolazioni Celtiche pre-romane, con usi diversi nel corso dei secoli. La visita richiede discesa e ascesa al sotterraneo attraverso ripide gradinate.
Visite sabato 12 e domenica 13 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 a cura di professionisti speleologi accompagnati dagli apprendisti ciceroni. si svolgeranno per gruppi di massimo 10 persone, prenotazione presso il sito, contributo di 5€.
Per informazioni generali: cividaledelfriuli@gruppofai.fondoambiente.it
Le Giornate FAI d’Autunno in Friuli Venezia Giulia continuano anche sabato 19 e domenica 20 ottobre a Trieste.
Il Gruppo FAI Giovani di Trieste porta alla scoperta di tre luoghi speciali.
I Saloni di rappresentanza della Prefettura sono la grande novità di quest’anno. Il Palazzo del Governo di Trieste è l’ultimo, in ordine di tempo, ad essere stato realizzato in Piazza Unità d’Italia e oggi ospita gli uffici della Prefettura, l’abitazione del Prefetto e diverse stanze per gli ospiti. Normalmente è chiuso al pubblico in quanto sede di attività istituzionale, ma in questa occasione sarà possibile attraversare i saloni di rappresentanza da dove è possibile accedere alla loggia che dà su Piazza dell’Unità, alla grande sala da ballo e allo studio del Presidente della Repubblica. L’edificio originariamente veniva chiamato Palazzo della Luogotenenza ed è stato realizzato tra il 1901 ed il 1905, su progetto dell’architetto viennese Emil Artmann. Contributo libero a partire da 3€.
Sabato 19 e domenica 20 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Visita in sloveno sabato 19 e domenica 20 alle ore 11.
Il Palazzo del Municipio, sede del Comune di Trieste apre in esclusiva le porte della Sala del Consiglio Comunale, dove si svolgono le sedute del Consiglio, dominata dallo splendido quadro di Cesare Dall’Acqua Allegoria alla prosperità commerciale di Trieste. I partecipanti potranno accomodarsi sugli scranni lignei che fanno da contorno alla Sala e ammirare Piazza dell’Unità d’Italia dalle finestre del Palazzo. La visita prosegue nel Salotto Azzurro, sede istituzionale del Sindaco, dove dal 1800 vengono ricevuti gli ospiti internazionali della città. La visita si conclude nella Galleria dei Sindaci, dove sono esposti i ritratti di coloro che hanno ricoperto nel tempo il ruolo di primo cittadino, da Enrico Paolo Salem a Roberto Dipiazza. Contributo libero a partire da 3€.
Sabato 19 e domenica 20 ottobre dalle 10 alle 12 e dalle 13 alle 18.
INIZIATIVA SPECIALE:
Pinacoteca del Rettorato dell’Università degli Studi di Trieste e Aula Bachelet con la Loggia.
All’interno dell’Università di Trieste si nasconde una piccola gemma: la Pinacoteca, custodita nelle stanze Rettorato. Le opere della Pinacoteca furono acquisite a seguito dell’Esposizione Nazionale di Pittura italiana contemporanea, tenutasi nell’Aula Magna dell’Università nel dicembre 1953, che ospitò le 75 opere degli artisti italiani che risposero all’invito del Rettore Rodolfo Ambrosino e del Soprintendente Benedetto Civiletti. In quell’occasione vennero acquisiti i tre quadri degli artisti giudicati vincitori del concorso tra i partecipanti (Giuseppe Santomaso, Afro Basaldella e Nino Perizi) ed altre 34 opere. Oggi le trentasette opere della Pinacoteca sono testimonianza delle diverse tendenze pittoriche italiane. Durante la visita, i visitatori hanno anche la possibilità di entrare nell’Aula Bachelet per ammirare dalla loggia la splendida vista che si gode sul golfo di Trieste.
Sabato 19 ottobre e domenica 20 ottobre visite: alle 11, 12 e alle 16.
Visite solo su prenotazione scrivendo all’email trieste@faigiovani.fondoambiente.it o chiamando il numero 339 4197886. Contributo libero a partire da 3€ (a partire da 1€ per gli studenti dell’Università degli Studi di Trieste).
Per informazioni generali: trieste@faigiovani.fondoambiente.it
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