PROGETTO BENEFICO UMANITARIO
“BREASTART: (RI)NASCITA NELL’ANIMA E NEL CORPO”
a cura dell’Associazione Culturale BreastArt
Tel. 347 575 2771
E-mail breastart2018@gmail.com
Facebook https://www.facebook.com/BreastArt-2076572539339747/
Il progetto benefico umanitario nasce dalla personale esperienza della Presidente dell’Associazione Culturale “BreastArt”, quale malata cronica di cancro e dalla richiesta da parte dei medici, che in questi anni l’hanno seguita, vedendo in lei un testimonial positivo per le altre persone che si trovano ad affrontare esperienze simili. Si è pensato ad un progetto multidisciplinare ed innovativo che coinvolga letteratura, teatro, fotografia, pittura, musica, multimedialità, filosofia e psicologia da realizzare per il mese “rosa” di ottobre dedicato alla prevenzione del tumore al seno, nonché ad iniziative seminariali per poter affrontare le problematiche sanitarie, sociali e legislative che i malati oncologi debbono affrontare quotidianamente. Facendo riferimento alla filosofia giapponese ”kintsugi” quale orgoglio delle cicatrici passando per il restauro dell’anima e del corpo, si è ideato un percorso artistico fotografico teatrale che comunichi come partendo dalla “cicatrice” si possa rinascere e che, in realtà, non vi è alcuna “perdita” ma vi è ricchezza.
PROGRAMMAZIONE
• 8 ottobre 2018 uscita sul magazine UPGRADE TRIESTE GORIZIA – IL SOLE 24 ORE in collaborazione col Rotary Venezia Giulia
• 9 ottobre 2018 presentazione nell’ambito degli eventi BARCOLANA PER IL SOCIALE nell’Auditorium del Salone degli Incanti del libro “L’INCONTRO – VIVERE NON ESISTERE” scritto dalla Presidente dell’Associazione BreastArt, la dott.ssa Francesca Zennaro, sull’esperienza personale dell’incontro con il tumore al seno. http://www.turismofvg.it/Evento/198543/Barcolana-per-il-sociale
• 11 Ottobre 2018 inaugurazione mostra artistico fotografica “BREASTART: (RI)NASCITA NELL’ANIMA E NEL CORPO” presso Porto San Rocco (Muggia)
• 13 Ottobre 2018 rappresentazione teatrale tratta dal libro “L’INCONTRO – VIVERE NON ESISTERE” con voce recitante dell’attrice Michela Vitali e musiche di Luca Santarossa al pianoforte presso il Teatro Miela in collaborazione con BONAWENTURA Soc. Coop. http://www2.miela.it/default.asp?pag=evento&id=6476
• 17 ottobre 2018 BRA DAY giornata mondiale sulla consapevolezza della ricostruzione del seno realizzato presso la mostra fotografica artistica con concerto del coro polifonico femminile Corale Clara Schumann
• 22 ottobre 2018 ore 16:30 conferenza sul tema della “Medicina complementare per i malati oncologici” in collaborazione con l’associazione AMEC ed il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia
• 24 ottobre 2018 conferenza sui temi sanitario legislativi in collaborazione con la Breast Unit dell’Ospedale di Cattinara e l’LILT sezione di Trieste ed il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia (in fase di definizione)
Tutti gli eventi (mostra, teatro, presentazione libro, concerti corali al femminile, seminari) verranno portati in tutta la regione FVG ed in Italia mediante la rete delle istituzioni, delle reti medico sanitarie ed associative.
FINALITA’
Il progetto si prefigge l’obiettivo di raccogliere fondi al fine di poter finanziare progetti medico-sanitari e sociali di informazione e di azioni che possano migliorare la qualità della vita dei malati oncologici, in particolare delle persone operate al seno.
KINTSUGI
Rottura, spaccatura, crepa, cicatrice. Sinonimi che, contestualizzati, conducono a un pensiero racchiudibile nel più semplice degli aggettivi: danneggiato. E quanto è danneggiato rievoca null’altro che il brutto, l’antitesi assoluta della bellezza, perfetta per antonomasia. Ma qual è la bellezza davvero perfetta? Esiste? Sì, esiste, ed è quella che affascina, seduce, parla in silenzio perché non ha bisogno di presentarsi, la si riconosce. È la bellezza perfetta della dirompente umana imperfezione. In Giappone esiste il Kintsugi, l’arte di riparare il vasellame rotto con l’oro. Ciò che prima era in apparenza meraviglioso lo diventa ancora di più con un abbellimento che ne risalta non solo l’esteriorità, ma il vissuto: l’inanimato diventa vivo. Si materializza grazie alla storia muta raccontata dalla crepa riempita. È lì che l’occhio cade e gode, lì, sulla vita. E ancor più vivo può diventare chi, sul corpo, mostra i segni di un percorso di dolore, una cicatrice per l’appunto. Il corpo può trasformarsi in carne radiosa, orgogliosa del viaggio intrapreso, perché anche la più grande tra le agonie può sempre essere guardata da un’ottica diversa, assumere colori impensabili e prendere il nome di opportunità. Non è un concetto semplice, del resto, la vera bellezza non può essere semplice, perché è profonda, tocca l’intoccabile: amoreggia con l’anima. Chi parla con l’anima possiede un corpo che è puro fascino. Ecco che un seno non risponde più allo stereotipo di misura e forma, risponde a una rotondità piena anche laddove mancante. L’oro del Kintsugi umano è la donna che indossa l’anima e ne fa sfilata; è l’unione tra rottura e riparazione: è cura di chi si concede e riceve cura. L’oro del Kintsugi umano è umano.