Dispersione idrica a Trieste, la nota di Podemo:
Dispersione idrica al 40%, metafora perfetta delle infrastrutture di Trieste
A Trieste la dispersione idrica, cioè la differenza fra quanta acqua viene immessa nel sistema e quanta ne arriva alle utenze finali, si aggira attorno al 40%.
Questo è un risultato pessimo, che ci allinea con gli standard medi italiani e ci posiziona ben lontani sia da città come Milano (attorno al 20%) che dalla media europea, del 15% circa.
Il sistema idrico italiano è, peraltro, il peggiore del continente, e la multiutility pigliatutto voluta dalla politica triestina, Hera, sembra esserne degna rappresentante.
Va poi considerato come il fatto stesso che tutto ciò avvenga in un territorio senza fiumi o riserve di superficie come il nostro, lo rende un problema particolarmente grave.
Ma la bassa qualità delle infrastrutture è solo uno dei problemi che la nuova direzione in cui Hera sta portando l’ex-Acegas ha generato – e continuerà inevitabilmente a generare in futuro.
Il paventato spostamento di baricentro decisionale fuori da Trieste procede sostanzialmente indisturbato, e fa parte di una strategia, messa in atto indistintamente da tutte le ultime amministrazioni triestine, di costante depauperamento della nostra città.
Trieste Trasporti è stata sostituita da TPL FVG. L’Aeroporto di Ronchi è stato ceduto da Comune e Camera di Commercio di Trieste per manifesta incapacità gestionale.
La Camera di Commercio stessa è ora della “Venezia Giulia”.
L’ente-porto è diventato un’ “Autorità del Mare Adriatico Orientale”.
La polizia municipale espone con orgoglio aquile friulane su tutti gli automezzi, essendo ormai un corpo regionale.
Le infrastrutture sanitarie sono state e stanno venendo scientemente smantellate, e il servizio 112 è stato portato a Palmanova, con i conseguenti tragici disservizi che moltissimi triestini che hanno avuto necessità di farne uso hanno potuto riscontrare.
Noi di Podemo non solo non intendiamo rassegnarci a questo peggioramento costante e pianificato dalla pessima (o disinteressata) classe politica triestina, ma intendiamo agire in netta controtendenza con esso.
La dispersione idrica a livelli inaccettabili che Trieste si ritrova è una lucida fotografia della situazione attuale.
Ma è solo un fotogramma di un film, la cui trama può migliorare, di molto.
Podemo, è oggi l’unica forza politica a preoccuparsene.