È arrivata la primavera e nei cieli notturni sono tornati a volare i pipistrelli. Questi piccoli mammiferi necessitano di tutela; sono utilissimi all’agricoltura e all’uomo, ma godono tradizionalmente di una fama non proprio positiva che li rende ai nostri occhi animali oscuri e misteriosi.
Per questo è essenziale una corretta informazione, alla quale il PAI di Trieste intende contribuire con il seguente testo:
Questi mammiferi costituiscono il gruppo più numeroso dopo i roditori. Esseri crepuscolari e notturni, volano mediante membrane alari formate da una duplicatura della pelle che comprende gli arti anteriori e che resta tesa tra le lunghissime falangi delle dita, delle gambe e quasi sempre anche della coda. Si orientano nello spazio grazie a un sistema di ecolocazione: le narici e la bocca emettono ultrasuoni che vengono rilevati dai grandi padiglioni auricolari. Di giorno dormono, solitari o in gruppi, in grotte, sotto i tetti o sugli alberi, appesi con le zampe posteriori e la testa rivolta in basso.
Come ogni anno tornano a volare nei nostri cieli notturni, nei boschi, in campagna, e anche in città. Malgrado la fama non proprio positiva non abbiamo nulla da temere da questi animali selvatici discreti, che necessitano invece di una stretta tutela.
All’origine della credenza che ci siano i chirotteri dietro la diffusione della Covid-19 c’è probabilmente il fatto, vero, che questi volatili sono portatori di numerosi virus, un dato sul quale bisogna fare una precisazione, è corretto dire che i pipistrelli ospitano innumerevoli virus, quasi sempre non patogeni, come tutti gli animali selvatici.
Il nostro paese è parte contraente dell’accordo sulla conservazione delle popolazioni di chirotteri europei (UNEP/EUROBATS) e si assume obblighi particolari per la salvaguardia dei pipistrelli e dei loro habitat. Nell’accordo è sottolineata l’importanza del monitoraggio e della tutela delle aree di foraggiamento e dei siti di rifugio (grotte, cavità artificiali, alberi cavi, edifici).
Durante il giorno, i canti degli uccelli ci annunciano la fine dell’inverno. Di notte invece, le sentinelle della primavera sono i pipistrelli, che volano nei nostri cieli, a caccia di insetti. Da dove arrivano? Perché all’improvviso appaiono numerosi? L’inverno è un periodo difficile per i pipistrelli, le temperature sono rigide, il cibo scarseggia e questi piccoli mammiferi vanno in ibernazione.
Al rialzo delle temperature, i pipistrelli tornano ai propri quartieri estivi. Le femmine sono già gravide e devono nutrirsi abbondantemente per dare alla luce piccoli sani e forti. Nel periodo dei parti, creano colonie più o meno numerose, chiamate nursery, dove, stando insieme, tengono al caldo e al riparo i piccoli. I maschi, invece, sono solitari, e cercano dei posti freschi per riposare.
In Italia ci sono 35 specie di chirotteri che costituiscono un prezioso patrimonio di biodiversità della nostra penisola.
I chirotteri che vivono in Italia sono di piccole dimensioni e sono insettivori, il che li rende anche particolarmente utili per l’uomo: una femmina gravida o in allattamento può mangiare in una sola notte l’equivalente del suo peso in insetti, fornendo un grande servizio all’agricoltura e all’uomo… naturale e decisamente biologico!
Purtroppo, il 70% delle specie di chirotteri italiani è a rischio di estinzione. Le cause sono di origine antropica e tra le principali vi sono la perdita e il degrado degli habitat naturali in cui questi animali vivono (consumo di suolo e disboscamento), l’uso massiccio di pesticidi per l’agricoltura e, non ultima, l’uccisione diretta da parte dell’uomo. Nonostante l’importanza che rende alto il valore conservazionistico dei pipistrelli, persistono tutt’oggi maldicenze ancora inspiegabilmente molto vive nell’immaginario collettivo ma, si sa, si tratta solo di superstizioni. La verità? I pipistrelli sono animali selvatici e non hanno nessun interesse a entrare in contatto con le persone e non si avvicinerebbero mai a noi spontaneamente.
I pipistrelli sono presenze molto discrete e non interagiscono direttamente con noi; li osserviamo nelle serate estive a caccia di insetti, mentre ci aiutano nella protezione delle colture agricole e ci liberano da un bel po’ di zanzare che pullulano nei mesi estivi.
Pochi sanno che i pipistrelli sono fondamentali per gli ecosistemi, perché fungono da impollinatori, o favoriscono la dispersione dei semi. Ancor meno pubblicizzato è il loro ruolo di alleati in agricoltura, senza la loro presenza, possono manifestarsi conseguenze gravi per la salute ambientale.
Ciascuno di noi quindi può contribuire a proteggere questi delicati ma preziosi animali, a partire dalla azioni quotidiane di ogni giorno o con piccoli accorgimenti che possano facilitare la loro sopravvivenza.
Fabio Rabak
Coordinatore regionale PAI