Ottoni del Verdi – Piazza Verdi a Trieste
“Mille e una Nota con gli Ottoni”
“Viaggio dal Rinascimento alla grande musica italiana da Film”
R. Strauss (1864-1949) Also Sprach Zarathustra
T. Susato (1510-1570) Susato Suite
M. Charpentier (1643-1704) Preludio al “Te Deum”
H. Purcell (1659-1663) Trumpet tune and air
J. Clarke (1674-1707) Trumpet voluntary
G. Verdi (1813-1901) Aida, “Marcia Trionfale”
G. Puccini (1858-1924) Turandot, “Nessun Dorma”
E. Morricone (1928-2020) Nuovo cinema Paradiso, Mosè, Per un pugno di dollari
N. Rota (1911-1979) Il Padrino
N. Piovani La Vita è Bella
C. Hazell Three Brass Cats, Kraken
“GLI OTTONI DEL TEATRO G. VERDI”
Trombe: Živa Komar, Massimiliano Morosini, Massimiliano Oldrati, Carlo Beltrami
Tromboni: Domenico Lazzaroni, Luca Erra
Corni: Paolo Rizzuto, Simone Berteni, Chiara Bosco, Giorgio Raseni
Tuba: Francesco Porta
Piazza Verdi a Trieste 19 luglio 2023, ore 21
Cambia il programma del concerto pubblico e gratuito previsto in Piazza Verdi il 19 luglio con un impaginato tutto dedicato alla musica per ottoni: colto nel suo spaziare dal grande Rinascimento alla musica contemporanea da film, bandistico nell’accezione più alta e famigliare; perciò, popolare e festoso per la natura dello strumento e per la collocazione en plein air in una delle piazze più amate di Trieste.
Gli ottoni del Verdi sono oggi uno degli ensemble più vivaci e curiosi nella ricerca di nuovi repertori fra quelli nati in seno all’orchestra del teatro lirico di Trieste e in tal senso meritano di essere valorizzati per il contributo che danno all’esplorazione musicale in città, soprattutto all’aperto dove la natura anche bandistica dello strumento supera naturalmente i problemi di suono. Dall’iconico Also Sprach Zarathustra di Richard Strauss al rarissimo Tielman Susato, compositore fiammingo cinquecentesco, arrivando all’opera italiana attraverso il Barocco inglese per finire nel Novecento cinematografico italiano, il programma Mille e una Nota degli Ottoni del Verdi farà scoprire e riscoprire pagine musicali di grande impatto emotivo e indubbia curiosità culturale col suono antico e moderno, festoso e famigliare per eccellenza, quello che domina ogni banda di paese, ma che ancora oggi ci parla la lingua della regalità.
Ingresso libero