PRESENTATO OGGI KORENINE/RADICI – IL PROGETTO DELLA CONTRADA CHE UNISCE LA CREATIVITÀ AL MONDO DELL’IMPRESA
un Viaggio tra Arte Natura e Tradizione
PASSEGGIATE TRA GLI ULIVI CON MUSICA, DANZA E LETTURE DI ROMANZI E POESIE DEGLI AUTORI DELLA COMUNITÀ SLOVENA DI TRIESTE, LETTI IN LINGUA ITALIANA E SLOVENA
TRE ITINERARI ACCOMPAGNATI DA DEGUSTAZIONI DI OLIO E PRODOTTI LOCALI
Trieste, 4 SETTEMBRE 2024 – Ritorna la seconda edizione del progetto Korenine/Radici, un’idea nata dal Teatro Stabile La Contrada di Trieste in risposta al bando Creatività indetto dalla Regione Autonoma FVG, volto alla nascita di iniziative progettuali sotto il marchio #iosonoFriuliVeneziaGiulia, relative ad attività culturali che favoriscono l’incontro del mondo produttivo con la creatività.
L’iniziativa, realizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Comune di San Dorligo della Valle, la Tergeste DOP, Casa Cave e l’ACTIS, ha visto questa mattina presso lo spazio ideato da Elena Parovel – Còntime, in via Roma, 24 – l’introduzione del progetto Korenine 2024 da parte della Presidente della Contrada, Livia Amabilino, con la partecipazione dei produttori della provincia di Trieste coinvolti: le aziende Parovel di San Dorligo della Valle, Lenardon di Muggia, Rado Kocjančič di Dolina e FiorRosso di Aquilinia.
A raccontare le iniziative anche i protagonisti, gli artisti chiamati a realizzare il progetto: l’attrice Elena Husu che ha curato i testi, tutti in doppia versione italiana e slovena, e immaginato i percorsi di Olive bathing in mezzo agli ulivi prima del tramonto, tra letture, musica e danza. Insieme a lei Enza De Rose, collaboratrice artistica della Contrada da molti anni, la danzatrice Daša Grgič e il musicista Alex Kuret. Questi appuntamenti proporranno al termine delle performance la degustazione dell’olio, ma anche del vino dei produttori. A fianco delle passeggiate volte a rivelare la bellezza dei luoghi e il profondo valore storico della produzione olearia, completa il progetto la figura di Lorenzo Zuffi, attore, organizzatore di eventi e formatore, che ha come finalità l’incontro tra imprese culturali e creative e quelle tradizionali. L’illustratrice e visual artist Dunja Jogan affianca la compagine artistica del progetto, ideando le immagini simbolo del progetto Korenine 2024, il logo e un’etichetta per le bottiglie di olio, un label creato appositamente per il progetto che verrà applicato sulle bottiglie delle aziende coinvolte, insieme a Mario Bobbio che ne cura i video realizzati nel Comune di San Dorligo, negli uliveti e nelle cave dismesse della zona, affiancando alle problematiche agroalimentari il tema della tutela del territorio insieme al dott. Enrico Benussi, etologo e naturalista.
«L’arte come esperienza sensoriale in tutti i sensi – spiega Livia Amabilino – sta diventando sempre più la modalità di approccio agli eventi culturali e nell’incontro tra arte e impresa essi possono diventare un valido supporto per mantenere alto il livello di affezione e soprattutto di fiducia di coloro che amano i prodotti legati a un territorio e per coloro che vengono da fuori un modo per scoprire il territorio in modo originale. Inoltre il connubio tra mondo produttivo e artistico crea nuovi circuiti di innovazione in entrambi i sensi.»
IL PROGRAMMA 2024
Venerdì 13, Sabato 14 e Domenica 15 settembre alle ore 17.30
Camminare in mezzo agli ulivi nel tardo pomeriggio tra letture teatrali, musica e danza, degustando i diversi sapori dell’olio. Ecco la formula proposta da Korenine che offre un ciclo di passeggiate tra gli ulivi del Carso e dell’Istria, un percorso che porta a esplorare la storia del nostro territorio, dalla vita cittadina alle tradizioni rurali, attraverso le dinamiche e le abitudini che hanno caratterizzato le comunità nel tempo sul Carso triestino. Passeggiando tra le epoche, si potrà conoscere l’esperienza della vita dura dei contadini e dei cavatori che hanno affrontato le sfide del territorio carsico, e delle balie domestiche, figure fondamentali nella vita delle famiglie di un tempo. Ogni stazione offrirà una performance artistica che celebra questi aspetti della storia del nostro territorio, accompagnata dalla lettura di romanzi e poesie degli autori della comunità slovena di Trieste, letti in lingua italiana e slovena. Per immergersi ancora di più nell’atmosfera del passato, si potranno ammirare e indossare alcuni costumi d’epoca, che trasporteranno il pubblico indietro nel tempo, facendo rivivere le storie e le tradizioni di chi ci ha preceduto.
Si parte il 13 settembre alle 17.30 presso le aree coltivate ad ulivi del produttore Lenardon (Muggia) per proseguire poi il 14 settembre sempre alle 17.30 presso quelle del produttore Kocjančič (Dolina), per concludere il 15 settembre, stesso orario, dal produttore FiorRosso (Aquilinia).
I testi italiani e sloveni sono stati selezionati e tradotti da Elena Husu e sono incentrati – spiega l’attrice – «sull’importanza dei suoi elementi (il mare, la pietra, la durezza del luogo dove è difficile vivere) e su un territorio che le persone hanno dovuto lasciare per poter aiutare chi invece è rimasto a casa». I brani saranno letti e interpretati dalla stessa Husu e da Enza De Rose sulle note delle musiche di Alex Kuret con richiami alla natura e ai suoni grazie all’utilizzo di elementi naturali. A completare la performance saranno le movenze della danzatrice e coreografa Dasa Grgič, autrice della danza “La cesta” con la quale ha cercato di rispondere alle domande: “Cos’è il nostro patrimonio culturale-storico-folcloristico? Quale parte dell’eredità è ancora viva e quanto è importante per la comunità?”.
Nel corso del mese di settembre e ottobre saranno organizzati laboratori per le Scuole a tema naturalistico per i più piccoli a cura di Dunja Jogan per la parte artistica e Giacomo Segulia per la parte teatrale e per le Scuole medie la visione e il commento dei video a cura di Mario Bobbio e Enrico Benussi realizzati in occasione della manifestazione.
Tutte le iniziative sono a titolo gratuito.
Per informazioni e prenotazioni scrivere a contrada@contrada.it