Casino bonus senza deposito non AAMS possono ottenere nuovi giocatori e giocatori abituali.
 

Out of bounds: la Cavana delle case chiuse

Tre appuntamenti a luglio con Out of bounds per Varcare la frontiera – Out of bounds: la Cavana delle case chiuse

Venerdì 12 luglio alle ore 18 con l’inaugurazione della mostra di foto di Mario Magajna al Cavò iniziano gli eventi di Out of bounds nell’ambito di Varcare la frontiera_Margini. Si prosegue mercoledì 17 un tour speciale di Cavana Stories e giovedì 18 con lo spettacolo “Una delle tante” al Teatro dei Fabbri.

La Cavana delle case chiuse - Foto di Mario Magajna

La Cavana delle case chiuse – Foto di Mario Magajna

Quando Cavana, il cuore di Trieste, era “out of bounds”, oltre i limiti.

Negli anni del secondo dopoguerra durante il Governo Militare Alleato molti vicoli e angoli di Cittavecchia erano punteggiati dal “disco malfamato”, un monito per le truppe alleate di stanza in città, un segno spesso posto all’ingresso della case chiuse.

In piena Guerra Fredda, Mario Magajna fotografa gli “hot spot” di Cavana: le case chiuse.

Una serie di sue foto, in gran parte inedite, in mostra al Cavò per questa nuova iniziativa realizzata da Cizerouno per Varcare la frontiera_Margini & Cavana Stories grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

A Trieste le case chiuse furono da sempre una parte vivace dell’economia cittadina, sotto ogni bandiera: nel 1868 sono registrate 200 lavoratrici in 30 casini, nel 1914, 40 case con 257 lavoratrici, nel 1918 130 lavoratrici in 20 case, inizio anni 20 140 lavoratici in 26 case e 120 clandestine, nel 1925 200 lavoratrici in 33 case di cui 28 in Cavana.

Poi con la Legge Merlin dal 20 settembre 1958 le case chiuse diventano “out of bounds” per tutti.

Trieste entra nelle cronache della stampa dell’epoca per il proliferare di affitacamere ad ore e per uno dei primi scandali, nel 1959, delle «ragazze squillo».

Proprio le voci dimenticate delle prostitute italiane degli anni ’50 saranno riportate alla luce con lo spettacolo “Una delle tante” di Nicole De Leo giovedì 18 luglio alle ore 21 al Teatro dei Fabbri.

Attraverso la lettura delle lettere indirizzate alla senatrice Merlin, “Una delle tante” rivela le storie autentiche e commoventi delle “donne maledette”, che affrontarono umiliazioni, angosce e problemi assillanti.


Ecco i primi tre appuntamenti di luglio:

• Venerdì 12 luglio alle ore 18
inaugurazione della mostra
Out of bounds. La Cavana delle case chiuse nel secondo dopoguerra nelle foto di Mario Magajna
> Cavò, via San Rocco 1, Cavana, Trieste

• Mercoledì 17 luglio alle ore 21
tour speciale di Cavana Stories con Francesca Pitacco
su un nuovo itinerario alla scoperta delle case chiuse in Cavana
+ apertura notturna della mostra al Cavò

• Giovedì 18 luglio ore 21
spettacolo
Una delle tante
letture e regia di Nicole De Leo
musiche e coordinamento Mario Di Martino
visual Comunicarte.
> Teatro dei Fabbri, via dei Fabbri 2a, Trieste

Info e prenotazioni:
info@cizerouno.it

Condividi
Per poter migliorare e aggiungere contenuti di qualità riguardanti la nostra amata Trieste, puoi effettuare una donazione, anche minima, tramite Paypal. Ci sarà di grande aiuto, grazie!

You may also like...

Almanacco News