All’Auditorium Comunale di San Vito al Tagliamento, un concerto particolarmente significativo per la Stagione di San Vito Musica 2022-23: FLAUTarchi.
Domenica 27 novembre, alle 17
Il titolo esplicita l’organico dell’ensemble che salirà sul palco: flauto (prevalentemente barocco, a becco) e archi. Protagonisti della serata saranno Stefano Bagliano al flauto, Christian Sebastianutto al violino e l’Accademia d’archi Arrigoni diretta da Filippo Maria Bressan.
Al centro del programma diverse celebri pagine che richiamano la natura, la sua bellezza e la sua fragilità: un filone importante che San Vito Musica ha voluto dedicare al rispetto dell’ambiente e alla salvaguardia del pianeta, per sensibilizzare il pubblico attraverso l’arte e la cultura.
San Vito Musica, la Stagione musicale del Comune di San Vito al Tagliamento, per il dodicesimo anno curata dall’Accademia d’Archi Arrigoni (il direttore artistico è Domenico Mason), arriva al suo quinto appuntamento con il concerto FLAUTarchi. Il programma – il cui titolo fa riferimento all’organico di flauto e archi – tocca alcune pagine significative per il rapporto tra musica e natura (“La tempesta di mare” e “La notte” di Vivaldi; “Serenata notturna” di Mozart). Spazio anche ai compositori contemporanei con pagine di Arvo Pärt e del triestino Federico Gon (classe 1982).
Protagonisti del concerto sono Stefano Bagliano al flauto (tra i maggiori virtuosi di flauto dritto al mondo), Christian Sebastianutto (giovane violinsta già riconosciuto in Italia ed Europa) e l’Accademia d’archi Arrigoni diretta da Filippo Maria Bressan, direttore ospite dalla brillantissima carriera e responsabile delle scelte artistiche della Stagione 2022/23 di San Vito Musica.
Questa stagione musicale propone un percorso variegato e volutamente suddiviso in diversi filoni: i programmi – spiega il Maestro Bressan, direttore ospite e responsabile delle scelte artistiche della stagione di San Vito Musica – sono concepiti con un senso di sorpresa, anche di giocosità a volte e intrecciano repertori solistici, cameristici e orchestrali in percorsi musicali sempre diversi. Sono cinque i temi (una sorta di percorsi guidati di esplorazione della musica) che contraddistinguono le scelte artistiche della stagione: perché i concerti non siano “solo” musica, ma anche un continuo stimolo a connessioni, rimandi, approfondimenti culturali di respiro. Solo così ogni tipo di pubblico troverà un proprio spunto per apprezzare il messaggio dell’arte e comprendere il suo contesto.
INTERPRETI
Stefano Bagliano, è celebrato in tutto il mondo come virtuoso di flauto dritto. Apprezzato, tra gli altri, da nomi come Frans Bruggen e Walter Van Hauwe, ha suonato nelle migliori sale e nei festival di tutto il mondo, tra cui Carnegie Hall di New York, Gasteig di Monaco di Baviera, Ishibashi Memorial Hall di Tokio, Conservatorio di Mosca, Conservatori di Pechino e Tianjin, Festival di Lubiana, Amici della Musica di Firenze, Società del Quartetto di Milano, Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, … È fondatore e direttore dell’ensemble con strumenti d’epoca Collegium Pro Musica, con cui si è esibito dirigendo celebri cantanti come Emma Kirkby, Roberta Invernizzi e Catherine King. In qualità di solista con orchestra ha suonato, tra i tantissimi, con direttori quali Curtis, Barshai, Nanut, Garbarino, Bulakhov e formazioni come Academia Montis Regalis, Orchestra da Camera Milano Classica, Orchestra da Camera di Istanbul, Orchestra da Camera di Mosca, Solisti della Scala di Milano, Ensemble Baroque de Nice, Accademia I Filarmonici di Verona, Orchestra Toscanini Parma, … e con i migliori cameristi al mondo. Molte decine le incisioni discografiche, ricche di riconoscimenti, con le migliori etichette (Brilliant, Stradivarius, Dynamic, Nuova Era, Tactus, …). Dirige il Festival “Le Vie del Barocco” di Genova e Savona. Già direttore del dipartimento di musica antica del Conservatorio di Vicenza (il più grande in Italia), è docente di flauto dolce e musica d’insieme per voci e strumenti antichi presso il Conservatorio “Verdi” di Milano.
Christian Sebastianutto si è specializzato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (con menzione speciale) e al Conservatoire Superior de Musique de Lausanne e si è aggiudicato diversi premi in concorsi violinistici internazionali. Si esibisce come solista e camerista in tutta Europa e ha suonato al Teatro La Fenice di Venezia, Scuola Internazionale del Trio di Trieste, Auditorium del Parco della Musica di Roma,…
Filippo Maria Bressan è un direttore “di nobile ed elegante semplicità” (così lo descrisse il Maestro Giulini); figura anticonvenzionale ed eclettica per le sue scelte personali e artistiche, è stato apprezzato e invitato dalle orchestre e dalle strutture di maggior prestigio in Italia (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia, Accademia Chigiana di Siena, la Biennale di Venezia, MiTo Settembre Musica) e ha lavorato con Claudio Abbado, Luciano Berio, Carlo Maria Giulini, Lorin Maazel, Michael Nyman, Arvo Pärt , George Prêtre, Mstislav Rostropovich, Giuseppe Sinopoli, Jeffrey Tate. Ha diretto i più vasti repertori con le principali orchestre italiane e solisti come Antonio Ballista, Rudolf Buchbinder, Bruno Canino, Andrea Lucchesini e molti altri. Grande la sua passione per la musica sinfonico corale, che lo ha portato per molti anni a dedicarsi all’Athestis Chorus & Academia de li Musici, complesso professionale di coro e orchestra con strumenti d’epoca; è stato il più giovane maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (2000-2002). Ha inciso per Amadeus, Chandos Records, Decca, Deutsche Grammophon, EMI, Virgin.
L’Accademia d’Archi Arrigoni (direttore artistico Domenico Mason), dal 2009 persegue la missione di formare giovani musicisti nell’ambito della cameristica e della musica orchestrale, proponendo corsi di perfezionamento con docenti di fama provenienti da tutto il mondo e valorizzando i giovani con l’attività in orchestra. L’Accademia, con le sue proposte, dunque, consente a tantissimi nuovi concertisti – prevalentemente di provenienti dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto Orientale – di perfezionarsi e di esibirsi in numerosi concerti, affrontando i repertori più diversi, al fianco di direttori e solisti di fama nazionale e internazionale (come nel caso dell’edizione che sta per avviarsi) che arrivano in Friuli Venezia Giulia per la stagione musicale. Un modo, dunque, di valorizzare il territorio (e le sue giovani leve) e di farlo conoscere attraverso l’arte. Fra le attività dell’Accademia spicca anche l’organizzazione del Concorso Internazionale “Il Piccolo Violino Magico” destinato a giovani violinisti fino ai 13 anni.
PROGRAMMA
Il concerto esordisce con uno sguardo sul repertorio contemporaneo, con il provocatorio “Preludio e Fuga-Rap” in do minore per archi di Federico Gon. Il compositore e musicologo triestino, allievo tra gli altri di Azio Corghi, è interessato agli ambiti cameristico, sinfonico e operistico e ha scritto su commissione per il Teatro Verdi di Trieste e La Fenice di Venezia, per citarne alcuni.
Il programma si addentra poi nel cuore del Barocco con tre meravigliose pagine vivaldiane: il “Concerto per flauto n°1” in fa maggiore RV433 La tempesta di mare – dall’espressività enfatizzata da ritmi e strumentazioni vorticose e dalla grande variabilità – e il “Concerto per flauto n°2” in sol minore RV439 La notte, che alterna agitate pulsazioni a movimenti lenti e riflessivi, che restituiscono sensazioni e pensieri notturni, tra dolcezza e cupezza. Infine, il “Concerto per flauto n°5” in fa maggiore RV434 restituisce serenità, nitore stilistico e, insieme, la seduzione del timbro del flauto.
Il programma prosegue con il suggestivo “Fratres” del compositore estone Arvo Pärt, per violino solo (Sebastianutto), orchestra d’archi e percussioni un richiamo al minimalismo che acquisisce ancora più suggestione con la tecnica dei “tintinnabuli”.
Il saluto finale è affidato a Mozart e a un nuovo richiamo ai ritmi della natura, con la “Serenata notturna n°6” K.239 in re maggiore per due orchestre d’archi e timpani, che contrappone due gruppi di strumenti (quartetto d’archi contro piccola orchestra e timpani) alla ricerca di un suggestivo effetto “a eco”.
La Stagione di San Vito Musica è organizzata dall’Accademia d’Archi Arrigoni, in collaborazione e con il sostegno del Comune di San Vito al Tagliamento, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e Promoturismo FVG “Io sono Friuli Venezia Giulia”; e del Ministero della Cultura; con la collaborazione di AIAM – Associazione Italiana Attività Musicali e Cidim – Comitato Nazionale Italiano Musica. Main sponsor: Midj (Cordovado).
Informazioni e biglietti
Per i biglietti e le prevendite, contattare l’Ufficio IAT (tel 0434 843030, mail iat@sanvitoaltagliamento.fvg.it) e per informazioni contattare gli uffici dell’Accademia Arrigoni (tel 0434 876624, mail info@accademiadarchiarrigoni@gmail.com, www.accademiadarchiarrigoni.it)