Dal punto di vista sanitario nessun codice rosso rilevato da Asugi, solo interventi di lieve entità per malori non gravi o piccoli infortuni da giovedì 27 febbraio a martedì 4 marzo. E dal punto di vista della sicurezza nessun episodio rilevante di violenza è stato segnalato. Ma è sul fronte dell’educazione e del rispetto del bene pubblico che si registrano le note negative, tra atti vandalici e comportamenti incivili, motivo per il quale nella prossima edizione potrebbero arrivare misure restrittive a tutela del centro storico, del decoro e soprattutto dei residenti.
È questo, in sintesi, il bilancio del 71° Carnevale di Muggia per quanto riguarda i festeggiamenti dei giorni scorsi, che hanno coinvolto migliaia di persone, in particolare tra piazza Marconi, piazzale Caliterna e dintorni. Tra le ipotesi al vaglio dell’amministrazione c’è l’introduzione di un biglietto di ingresso nel centro cittadino (tranne che per i residenti), per garantire un ulteriore fase di controllo destinata a chi arriva a Muggia. Le postazioni già fissate quest’anno, tra varchi e monitoraggi costanti, hanno consentito comunque di evitare situazioni potenzialmente pericolose, così come le misure di contingentamento di piazza Marconi, che, si ricorda, sono state richieste dal piano di emergenza e sicurezza indicato dalla Prefettura.
Le criticità maggiori sono sorte esclusivamente dai comportanti delle persone, spesso da ragazzi molto giovani, che hanno causato anche danni a segnaletica stradale, illuminazione pubblica e alla porta dell’infopoint turistico di piazza Marconi.
“Il bilancio complessivo del Carnevale di quest’anno – spiega il sindaco Paolo Polidori- è da considerarsi ampiamente positivo: partiamo dalla variabile indipendente, cioè il tempo, bellissimo, che ha permesso lo svolgimento di una sfilata spettacolare, e di tutte le manifestazioni programmate, fino ai funerali del mercoledì; resoconti ampiamente soddisfatti dai tanti esercenti che abbiamo sentito direttamente; ci sono poi dati insignificanti dal punto di vista sanitario: nessun codice rosso, e malori ridotti ai minimi storici, dimostrano l’efficacia delle misure prese. Di negativo, d’altra parte, vedo ancora troppi comportamenti incivili, ci sono segnalazioni di calli lordate, nonostante i tantissimi bagni chimici installati.
Tra tutti i punti negativi, però, c’è un dato oggettivo ed indiscutibile: la quasi totalità delle risse, tante sedate dal pronto intervento della vigilanza, è stata causata da minori stranieri, che importunavano le ragazze, oppure iniziavano a menare pugni schiaffi e calci a destra e a sinistra senza motivazione: e questo, a Muggia, non sarà più accettabile; questa feccia va tenuta alla larga, e se i Daspo non bastano, ci penseremo noi come Comune: va scremata la feccia – ribadisce il primo cittadino – e lo dico senza mezzi termini, attraverso il ricorso all’introduzione di un biglietto di ingresso, sul quale ormai tantissimi concordano. Ho girato molto, in questi giorni, dai varchi alle piazze alla stazione dei bus: questi delinquenti non portano nulla di buono, e a Muggia non ci dovranno più mettere piede, perché il nostro obiettivo sarà sempre quello di rendere questa grande festa sempre più bella da vivere!”.
“Il Comune di Muggia ha svolto, in un momento sociale complesso, un grande lavoro sulla sicurezza e i dati ci danno ragione – sottolinea il vicesindaco e assessore con delega al Carnevale Nicola Delconte – le scelte fatte sono frutto delle norme esistenti sempre più complesse e stringenti. Poi il cretino c’è sempre e fa più rumore dei tanti che si comportano bene. L’inciviltà delle persone ha raggiunto un livello non più accettabile e questo porterà a una riflessione sul futuro del carnevale. Che è prima di tutto dei muggesani. Leggo commenti che vengono fatti senza cognizione di causa, dimenticando volutamente un passato che roseo non lo è mai stato. Il futuro potrebbe essere l’introduzione di un biglietto di ingresso, con un maggiore controllo del centro cittadino. Non abbiamo altre armi per risolvere questi problemi, a meno che non si voglia fare di Muggia un tranquillo e depresso dormitorio”.
