La nota odierna di Progetto FVG sulla situazione esplosiva a Trieste, a causa dei migranti in piazza Libertà e della rotta balcanica
“La situazione di piazza Libertà a Trieste non è più sostenibile, come la rotta dei Balcani e il vergognoso traffico di esseri umani, non sono una novità e certo servono luoghi adeguati e interventi strutturati, la proposta di utilizzare la sala Tripcovich sembra più una provocazione che altro e comunque inaccettabile, oltre a tutto anche per la sicurezza, sicuramente meglio valutare altri siti” – così Giorgio Cecco coordinatore triestino di Progetto Fvg – “fermo restando che non si risolve il problema senza una politica nazionale e soprattutto europea per controllare il fenomeno, coniugando la legalità e la sicurezza, con l’azione umanitaria. Di sicuro tutto ciò non può gravare in gran parte sugli enti locali, che pur è importante facciano la loro parte, servono risposte dal Governo e dall’Europa, sia per l’attività umanitaria, che per tutelare la popolazione residente nelle aree interessate e il decoro pubblico, nel controllare più possibile i flussi e bloccare le situazioni a rischio, che non si risolvono con interventi a spot, ma con azioni strutturate, accordi chiari tra paesi confinanti e sollecitando una strategia comunitaria e internazionale che finora si è vista poco e che comunque è stata inefficace” – sottolinea Cecco.