Meteo Trieste: brusco stop della primavera verso la fine di aprile. Il caldo, che sta prendendo di nuovo corpo, ha i giorni contati con evoluzione meteo che sarà contrassegnata da forte dinamicità per l’ultima parte d’aprile. Ci sarà insomma spazio per incursioni perturbate, ma anche per irruzioni di freddo tardivo a rendere il contesto piuttosto turbolento. L’anticiclone africano, responsabile della nuova fiammata di caldo tardo primaverile, avrà davvero breve durata, incalzato dall’avanzata di una depressione sull’Europa Sud-occidentale.
All’inizio della prossima settimana l’anticiclone subtropicale traslerà sul Mediterraneo Orientale, mentre si andrà a costruire una depressione tra il Nord Africa ed il bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Quest’area ciclonica si contrapporrà ad un campo di alta pressione in rinforzo sul Nord Europa.
Questo nuovo impianto sinottico sarà favorevole a condizioni meteo instabili-perturbate, con la possibilità che la stessa circolazione depressionaria venga alimentata dalla discesa di un flusso d’aria artica lungo il bordo orientale dell’anticiclone sul Nord Europa.
L’aria fredda, in discesa verso l’Est Europa e i Balcani, potrebbe poi essere calamitata dal vortice mediterraneo e ciò rappresenterà una complicanza in più per l’evoluzione meteo. Ci saranno insomma condizioni di potenziali forti contrasti fra masse d’aria estremamente diverse.
Si preannuncia quindi una lunga fase decisamente instabile e a tratti perturbata sul Mediterraneo e sull’Europa Meridionale, ma anche verso le aree alpine e l’Italia del Nord dove potrebbero giungere i nuclei d’aria fredda ed instabile dall’Europa Orientale.
Avremo quindi precipitazioni a più riprese, spesso temporalesche e con elevato rischio di grandine e locali nubifragi. Le temperature subirebbero una brusca flessione tra il 21 e il 23 aprile.
Questa situazione potrà avere riflessi anche per il weekend del 25 aprile e forse anche fino a fine mese, con meteo a tratti turbolento. Lo scenario sarà del tutto opposto sui paesi del Nord Europa per via del forte anticiclone, che potrà favorire ulteriori incursioni d’aria fredda invernale sull’Est Europa e la Russia.