Grazie alla collaborazione tra Arpa FVG e Ogs, è stata segnalata la presenza della medusa fortemente urticante “Carybdea Marsupialis” presso i banchi sabbiosi prossimi alla foce del fiume Tagliamento.
Sono in corso accertamenti da parte dei tecnici di Arpa.
Si chiama Carybdea marsupialis, è molta piccola, trasparente, ha quattro lunghi tentacoli e si sposta velocemente. Durante la notte, attratta dalle luci delle città, si sposta verso riva. Meglio evitare bagni di mare e di fiume, soprattutto quelli notturni: la sua puntura è estremamente dolorosa, simile a quella di un grosso calabrone. La Carybdea marsupialis si riconosce facilmente, ha l’ombrello cubico che misura dai 4 ai 5 cm circa, dotata di quattro tentacoli lunghi una decina di centimetri. Nuota in modo vigoroso, più veloce di Federica Pellegrini. Come la Pelagia, più comune nel Tirreno, è mediterranea e tra le meduse più urticanti dei nostri mari. Appartiene al gruppo dei cubozoi, lo stesso delle vespe di mare (Chironex fleckeri), ossia le meduse killer delle coste dell’Australia, che hanno un veleno mortale, ma per fortuna non è altrettanto pericolosa: le punture della cubomedusa sono incredibilmente dolorose ma non letali. Meglio quindi evitare i bagni notturni, perché sono attirate dalle luci della costa e vengono verso riva.