Processo dai chiaroscuri quello che ha visto come imputati un gruppo di attivisti del Movimento Trieste Libera, per aver manifestato a favore dei Punti Franchi triestini. Il principale capo di imputazione si rifà ad una vecchia legge (risalente al codice Rocco) che vieta gli assembramenti di persone (più di 10) nella pubblica via. Capo di imputazione andato a vuoto, in quanto, nella sentenza del Giudice Marco Casavecchia il fatto non sussiste.
Una condanna però c’è stata, per il reato di blocco stradale non autorizzato, per tre attivisti. Il Presidente dell’associazione indipendentista “Popular Assembly Project”, Vito Potenza, sottolinea che l’area del Porto Libero Internazionale deve essere vigilata e nessuno vi può entrare, proprio per la sua natura. In questo caso – continua Vito Potenza “gli indipendentisti si sono sostituiti a chi doveva effettuare tali controlli, nel pieno rispetto delle norme vigenti”. Nulla di fatto per quanto riguarda invece il difetto di giurisdizione proposto dall’avvocato della PAP.
In questo video il Presidente della PAP Vito Potenza viene intervistato dall’emittente Telequattro dopo la sentenza del Giudice Casavecchia