Dopo l’incredibile proposta di riutilizzare lo storico pontone “Ursus” come monumento in mezzo al largo Città di Santos (ex area Tripcovich), finalmente arriva l’idea che mette (quasi) tutti d’accordo: l’invenzione di Josef Ressel, l’elica navale, nata nel Porto di Trieste nel 1829. È proprio Fabio Scoccimarro, assessore all’ambiente ed energia della regione autonoma Friuli Venezia Giulia, a proporre questo monumento nel piazzale ormai vuoto dove c’era la Sala Tripcovich.
L’elica iniziò a sostituire la propulsione a ruota attorno alla metà del XIX secolo. Già nel 1775 David Bushnell utilizzò per la prima volta un’elica a propulsione manuale nel suo progetto di sottomarino, il Turtle; il 31 ottobre 1829, l’intendente forestale ceco Josef Ressel sperimentò la prima applicazione di propulsione con elica navale, mossa da macchina a vapore, nel porto di Trieste. All’epoca, per andare da Trieste a Venezia ci volevano ben 19 ore. Cercando uno sponsor per costruire una nave a elica, trovò un uomo d’affari inglese che gli rubò i piani e qualche settimana dopo una domanda di brevetto fu depositata in Inghilterra con le stesse caratteristiche.