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L’Allegato VIII non è uguale per tutti – La nota del Comitato 15 settembre

L’Allegato VIII non è uguale per tutti: centro-destra e centro-sinistra ormai in pieno delirio.

È stato finalmente siglato il tanto millantato accordo ex-Wärtsilä/MSC che stabilisce la riconversione dello stabilimento, a fronte del riconoscimento delle agevolazioni fiscali e tributarie derivanti dall’Allegato VIII del Trattato di Pace di Parigi.
All’indomani dell’accordo il Presidente Fedriga ha dichiarato: “Avviare un’interlocuzione con l’Europa per l’attuazione dell’Allegato VIII del Trattato di pace del 1947, così da intervenire sul regime fiscale agevolato comparabile con altre zone franche dell’Unione Europea”. Trattato di Pace di Parigi? Allegato VIII? Sono gli stessi riferimenti di leggi internazionali che portiamo avanti da sempre, e che saranno il caposaldo della manifestazione del 15 Settembre.

L’allegato VIII del Trattato di Pace di Parigi sembra quindi valere per la MSC, ma quando si osa richiederne la piena applicazione per il bene collettivo di tutta la cittadinanza (un diritto peraltro incastonato nel aTdP), lo stesso establishment lo definisce “roba vecchia” e fantasie di nostalgici sognatori.
Si tratta, politicamente parlando, di un vero e proprio delirio, che dimostra ancora una volta come Trieste e Territorio siano amministrate da persone che non lo meritano, in grado di dire tutto e il contrario di tutto a distanza di poco tempo.

Il diritto garantisce al nostro porto lo status giuridico di Porto Franco Internazionale, con un regime di detassazione pressochè totale, a disposizione di tutti gli Stati del mondo e non solamente a favore di aziende amiche a chi ci amministra.

Per quanto riguarda l’Unione Europea, al momento della fondazione ha recepito in toto il Trattato di Pace, non deve quindi effettuare alcun’azione a riguardo. Sono invece i governi romani che hanno oggi l’amministrazione sul porto ad agire con spregio della legge internazionale. Sono i politici locali a prendere in giro i triestini, parlando di ipotetiche azioni dell’Unione Europea che non potrebbero risolvere nulla di nulla.

Condanniamo quindi con fermezza l’ipocrisia dell’amministrazione italiana che da un lato taccia le nostre rivendicazioni come “fuori dal tempo” e dall’altro rivendica il medesimo trattato quando conviene ai loro fini politici. Il nostro porto franco non dev’essere soggiogato all’interesse geopolitico ed economico di chi ne impedisce il pieno sviluppo applicando l’allegato VIII arbitrariamente e con meno vantaggi possibili per i cittadini del territorio.

Sosteniamo inoltre, la mozione del consigliere Giorgio Marchesich – Federazione del TLT-STO in discussione mercoledì 31 luglio presso il consiglio comunale di San Dorligo della Valle – Dolina volta a richiedere la piena applicazione dell’Allegato VIII a tutta la Zona Artigianale del comune e sottolineare l’ipocrisia dI un suo uso solo parziale.

I triestini sono stanchi di essere beffati. Rilanciamo la nostra chiamata al corteo unitario del 15 settembre 2024 per un Territorio neutrale, demilitarizzato e dotato di un Porto Franco internazionale come stabilito dal Trattato di Pace di Parigi del 1947.

Comitato 15 Settembre

Giorgio Marchesich – Federazione del TLT-STO
Vito Potenza – Governo Provvisorio del TLT
Adam Bark – Fronte della Primavera Triestina
Arlon Stok – Podemo
Franco Zonta – Triest Ngo

Wartsila allegato VIII

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