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La tragica morte dell’arciduchessa Matilde d’Austria

Matilde Maria Aldegonda Alessandra d’Asburgo-Teschen (1849-1867) era una principessa austriaca. Era la seconda figlia femmina dell’arciduca Alberto d’Asburgo-Teschen d’Austria e della principessa Ildegarda di Baviera (figlia del re Luigi I di Baviera).

Nonostante il suo caratterino, Matilde era stata individuata come papabile sposa per Umberto (I) di Savoia, il principe ereditario d’Italia.
Il fidanzamento tra i due giovani era auspicabile, ma non per questioni sentimentali. Si era in un periodo di forti tensioni tra il neonato Regno d’Italia e l’impero asburgico, che culminò con la terza guerra d’indipendenza italiana combattuta nell’estate del 1866, in seguito alla quale l’Italia ottenne la cessione del Veneto.

Il matrimonio di Umberto e Matilde avrebbe contribuito a distendere, per quanto possibile, i rapporti tra i due regni. A Matilde non doveva dispiacere la possibilità di diventare regina d’Italia, soprattutto perché era rimasta molto colpita da quel principe conosciuto durante un ricevimento a Parigi. Inoltre gli Asburgo e i Savoia erano imparentati strettamente, basti ricordare che la nonna e la madre di Umberto erano cugine di primo grado del padre di Matilde.

Matilde sarebbe diventata la prima regina d’Italia, se tutti i progetti nuziali non fossero sfumati nel nulla! Nel castello viennese di Hetzendorf la sera del 22 maggio 1867 l’arciduchessa si era preparata per una serata da trascorrere a teatro. Mancava ancora un po’ di tempo alla partenza e allora Matilde decise di trascorrerlo fumando senza farsi vedere.
Improvvisamente, nella stanza entrò non si sa con esattezza chi: il padre o una dama di corte o una cameriera… fatto sta che la ragazza cercò di nascondere il mozzicone tra le pieghe del suo abito che prese subito fuoco trasformandola in una torcia umana.

La tragica morte dell’arciduchessa Matilde d’Austria

Le fiamme furono incrementate anche dalla presenza della crinolina, l’impalcatura di sostegno della gonna che andava di molto moda ma che era altamente infiammabile.
La povera Matilde si procurò ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo e, dopo vari giorni di agonia, morì il 6 giugno a soli 18 anni.

La notizia della tragedia fece il giro del mondo, ma con versioni differenti: il vestito avrebbe preso fuoco mentre Matilde stava chiudendo una lettera con la ceralacca oppure perché lei avrebbe pestato uno zolfanello semispento lasciato per terra da chissà chi. Ci fu anche chi parlò di un misterioso fenomeno di autocombustione.

Dalle memorie di Lucia Rossi https://www.lacivettaditorino.it/la-sigaretta-assassina…/

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