La ricchezza generata a Trieste dall’organizzazione della Barcolana50 è stata pari a 71,5 milioni di euro. Lo ha reso noto oggi la Società Velica di Barcola e Grignano che in un incontro aperto alla cittadinanza ha pubblicato lo studio effettuato dal prof. Guido Guerzoni dell’Università Bocconi e partner della società B2G Strategy, che ha misurato il valore degli impatti economici, occupazionali, fiscale e comunicazionale dell’evento, quantificando la ricchezza prodotta a vantaggio di Trieste e del Friuli Venezia Giulia dalla cinquantesima edizione dell’evento, svoltasi nell’ottobre del 2018.
Al positivo impatto sull’economia locale della regata più grande del mondo si sommano anche 26,5 milioni di euro derivanti dalla valorizzazione economica della copertura mediatica e del ritorno di immagine a vantaggio dell’evento e della città di Trieste. Un saldo economico globale superiore ai 95 milioni di euro, generato da un evento organizzato dalla Società Velica di Barcola e Grignano, che ha coinvolto secondo le stime più prudenti 234mila singoli individui, per circa 300.000 presenze complessive.
L’IMPATTO ECONOMICO – L’analisi per stimare l’impatto economico sulla città è stata effettuata dopo aver condotto un’indagine demoscopica su un campione robusto di partecipanti all’evento, che ha consentito di suddividere il pubblico in diverse categorie (regatanti, escursionisti giornalieri, cittadini di Trieste, turisti residenti fuori dalla provincia di Trieste), calcolando le rispettive spese medie giornaliere, le permanenze medie in città (alcuni segmenti sono rimasti per più di due giorni) e aggiungendo a queste gli effetti indiretti e indotti dall’aumento di spesa sul territorio.
“Il dato che emerge – sintetizza il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz – è che la Barcolana è in grado di generare un guadagno economico per Trieste e il territorio pari a 71,5 milioni di euro. Ricchezza che arriva nell’ultimo trimestre dell’anno, e va a vantaggio di tutta la comunità: non si tratta di guadagni per la Barcolana, ma dell’impatto economico generato dall’evento sull’intero territorio, in particolare su Trieste, ma anche su tutta la Regione”.
Per creare altrettanto valore per il territorio – si legge nello studio – Trieste dovrebbe avere una nuova azienda con 572 occupati full time, poiché il valore generato corrisponde appunto a 572 FTE, posti di lavoro/anno full time equivalenti.
“Abbiamo calcolato l’impatto economico – spiega il prof. Guido Guerzoni, che in Italia ha effettuato i principali studi di impatto economico dei festival letterari e delle mostre d’arte – utilizzando la più prudente delle metodologie standard adottata a livello internazionale, impiegata da oltre quindici anni per stimare l’impatto economico dei principali eventi culturali italiani, dal Festivaletteratura di Mantova a Pordenonelegge”
IL PUBBLICO DI BARCOLANA – Lo studio effettuato dal prof. Guerzoni mette in evidenza che il pubblico della regata si divide in tre categorie: gli equipaggi e i turisti provenienti da fuori provincia, che si fermano a Trieste per la regata in media due giorni e mezzo e dichiarano una spesa media di 318 euro; gli escursionisti, che provengono anch’essi da fuori provincia e si fermano in città il sabato ma soprattutto la domenica per una media di nove ore, spendendo a Trieste in media 92 euro, e i cittadini della provincia di Trieste che seguono e vivono l’evento. Su un totale presenze calcolato, secondo una stima prudenziale (basata sull’analisi delle fotografie aeree, delle celle telefoniche e del trasporto pubblico locale) in 300 mila persone (uno scenario intermedio rispetto ad alcune proiezioni, che calcolavano una presenza superiore alle 350 mila persone) e 234 mila arrivi (singoli individui), i locali che seguono la regata sono 132 mila, le persone provenienti da fuori provincia (sia pubblico sia regatanti) sono 102 mila e generano circa 40 milioni di spese, concentrati sostanzialmente in quattro giorni: tali entrate – relative solo alla spesa del pubblico – generano per la città, a loro volta, un impatto economico complessivo di 66 milioni di euro.
IL RITORNO SULLA TASSAZIONE – L’altro dato che emerge dallo studio riguarda l’impatto fiscale della Barcolana, impatto che si esercita a vantaggio della regione Friuli Venezia Giulia: gli enti pubblici locali investono in totale 340 mila euro in contributi alla regata, ricavando una tassazione diretta e indiretta di oltre 6,2 milioni di euro l’anno, pari al gettito fiscale che grazie alla Barcolana rimane nelle casse regionali, essendo il FVG una regione a statuto speciale, in cui quote consistenti di accise e imposte (ad esempio il 59% dell’Iva) rimangono sul territorio. “Si può dire – ha sintetizzato Guerzoni – che per gli enti pubblici di questa Regione la Barcolana sia un ottimo affare: investendo, nel 2018, 340mila euro hanno ottenuto un ritorno economico diretto di oltre 6 milioni di euro, con un ROI di 18,14. Se la Barcolana non ci fosse, gli enti pubblici avrebbero 6 milioni di euro in meno da destinare ai propri bilanci ogni anno, e il PIL di Trieste avrebbe oltre 71,5 milioni in meno l’anno, perdendo una fonte di ricchezza importante per la città”.
IL DIVARIO TRA IL BILANCIO DI BARCOLANA E QUELLO DELLA CITTA’ – “La Barcolana – ha dichiarato ancora Guerzoni – è un evento unico nel suo genere: il moltiplicatore economico a vantaggio del territorio deve essere di grande ispirazione per altri eventi e per le strategie di sviluppo del marketing turistico in Italia; è necessario puntare sulle eccellenze territoriali per massimizzare il ritorno degli investimenti, affinché la ricchezza generata rimanga sul territorio in cui si svolge, come in questo caso. Ma è necessario anche tutelare la qualità dell’evento stesso, garantirne lo sviluppo continuo e graduale, supportare gli organizzatori, affinché il know how, l’eccellenza, la genuinità non vengano persi: se agli organizzatori vengono meno le risorse, mancano ingredienti imprescindibili (come gli spazi a disposizione, le risorse, la collaborazione) il rischio è che l’evento si spenga, non risponda alle aspettative del pubblico, e tutto il valore si esaurisca in breve tempo. Paradossalmente, questo scenario potrebbe essere un grave danno per il territorio, non tanto per gli organizzatori che potrebbero riassestarsi su una scala più piccola, ma soprattutto per la città e gli operatori economici
del territorio”.
LE CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE GIALUZ – “Sapere che una piccola società velica nata cinquant’anni fa dal cuore e dalla passione di velisti genera oggi così tanta ricchezza per la città è un grande onore e una grande responsabilità. Una volta in più un ringraziamento va a tutte le persone che lavorano con la Barcolana e per la Barcolana: oggi però occorre andare oltre e fare un appello alla città e alle categorie economiche perché la Barcolana deve essere rafforzata e consolidata con l’impegno di tutti, dalle istituzioni agli operatori che beneficiano direttamente di questo grande evento. Per questo convocheremo nelle prossime settimane un tavolo con le associazioni di categoria e con gli operatori per trovare un nuovo modello di supporto dell’evento che garantisca un impatto economico per la città analogo a quello della cinquantesima edizione”, ha concluso il presidente della SVBG Mitja Gialuz.
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KEY FACTS
300.000 Presenze (scenario di stima intermedio, corroborato da valutazione delle foto aeree e confronto con la ricerca sui big data del 2016)
234.738 Arrivi (singole persone che hanno trascorso almeno una giornata a Trieste) di cui fuori provincia 102.738 (56%)
Valore economico dell’impatto economico e occupazionale
€43.842.478 Totale della spesa (pubblico + regatanti + organizzatori + sponsor per i budget di activation locale)
€71.510.414 valore dell’Impatto economico totale (ricchezza portata in città e in provincia da persone proveniente da fuori provincia)
572 FTE (equivalente dei posti di lavoro full time creati dall’impatto economico)
Valore economico dell’impatto fiscale
Totale gettito fiscale € 6,169 milioni (IVA 4,587 milioni + Altre 1,582 milioni)
Investimento pubblico annuale sull’evento di € 340 mila, con un ROI di 18,14 per gli enti pubblici
Valore economico dell’impatto comunicazionale
19.910 uscite su stampa tradizionale, online e social media
Corrispondenti a un valore di € 26,51 milioni calcolato con il metodo AVE
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BARCOLANA – Barcolana è la regata più grande del mondo, si svolge ogni anno a Trieste la seconda domenica di ottobre, preceduta da dieci giorni di eventi a mare e a terra, un calendario che comprende quattrocento manifestazioni.
Organizzata in partnership con il Comune di Trieste, la Regione FVG e il main sponsor Generali, il supporto di numerosi partner, l’evento ha visto nella 50.a edizione, disputatasi domenica 14 ottobre 2018, la presenza di 2869 imbarcazioni iscritte, nuovo record mondiale per una regata a vela. L’edizione del cinquantenario ha portato a Trieste oltre 300mila persone confermandosi uno degli eventi più partecipati in Italia, con un ritorno di immagine in tutto il mondo. La vittoria dell’edizione 50 è andata allo yacht Spirit of PortoPiccolo.
GUIDO GUERZONI – Guido Guerzoni si è laureato con lode nel 1992 in Economia Aziendale presso l’Università “Luigi Bocconi”, dove nel 1996 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Storia economica e sociale. Da venticinque anni si occupa di economia dell’arte, management delle istituzioni culturali, museum studies e progetti di rigenerazione urbana. Dal 1996 insegna presso l’Università “Luigi Bocconi”, dove è il responsabile del corso “Museum Management” nella laurea specialistica in “Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment”. E’ stato per 11 anni il Project manager del polo museale M9 di Venezia ed uno dei partner di B2G Consulting, società di consulenza strategica in ambito culturale. Da quindici anni si occupa di impatti economici degli eventi culturali, avendo curato i principali studi italiani.
E’ stato Deborah Loeb Brice Fellow presso The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, ha vinto una full time research fellowship presso il Getty Research Institute di Los Angeles, è stato visiting professor presso il Victoria and Albert Museum e Christie’s Education a Londra e senior research fellow presso l’University of California at Davis. Collabora con la Rai, Il Sole24ore, il gruppo Espresso e Il Giornale dell’Arte.