La Banda Berimbau omaggia la bora con un samba 100% originale
Evento storico per la Banda Berimbau: per la prima volta la banda triestina di percussioni brasiliane presenta al Carnevale di Trieste di martedì 28 febbraio 2017 un suo samba originale, scritto, composto, musicato e arrangiato secondo le regole dei samba-enredo, protagonisti in questi giorni al sambodromo di Rio de Janeiro.
Il titolo della canzone è “Daghe de Bora”, testo rigorosamente in dialetto triestino scritto da Alessandro “Benni” Parlante, fondatore e presidente della Banda Berimbau, e arrangiato dal direttore artistico Davide Angiolini.
La prima uscita ufficiale del samba è stata domenica scorsa, 26 febbraio, al Carnevale di Muggia dove la Banda Berimbau ha sfilato per il secondo anno con la compagnia “La Bora”.
“Già l’anno scorso avevamo portato al Carnevale di Muggia un samba che rispettava i canoni del carnevale carioca – spiega Benni – scrivendo un testo dedicato al tema proposto dalla compagnia, “Tute le strade le porta a Muja”. In quell’occasione però avevamo utilizzato la melodia e l’arrangiamento di una canzone presentata l’anno precedente dalla scuola di samba Estácio de Sá. Quest’anno finalmente realizziamo un sogno che avevo sin dalla nostra prima uscita al Carnevale di Muggia, nel 1999: sfilare con un nostro samba originale al 100%”.
“Dopo la mia partecipazione al carnevale di Rio – spiega il direttore Davide Angiolini – ho sempre cercato un compagnia che ci offrisse la possibilità di proporre uno spettacolo carnevalesco secondo le regole brasiliane, ovvero che unisca nel tema della parata canzone, costumi, carri e coreografie rappresentate. Questa occasione si concretizza ora nella collaborazione con la compagnia “La Bora” che ha condiviso con entusiasmo questa nostra idea. I tempi per preparare il samba sono stati stretti, poche settimane, ma quando abbiamo ascoltato la canzone eseguita da Benni con il cavaquinho, in un dialetto che qui tutti capiscono, la Banda l’ha sentita sua fin dalla prima prova. Semplicemente “calza” bene, è il nostro samba!”
Parlante e Angiolini, come il resto della Banda Berimbau, non nascondo il desiderio che la canzone, passato il Carnevale, resti comunque nella tradizione musicale triestina, visto che il tema della bora è un evergreen per il capoluogo giuliano e la canzone è molto vivace e orecchiabile.
“Chissà che fra qualche anno – chiosa Benni – tra un Pilat, un Luttazzi e “Una fresca bavisela” non ci capiti di sentire le persone canticchiare “Ocio de soto, ocio de sora, tignive forte che ogi sufia ben la bora…”. Non sarebbe fantastico? Sarebbe il più bel contributo della Banda Berimbau alla nostra città”.